3/11/2004 ore: 10:26

Ventaglio continua a volare

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            Turismo
            Numero 263, pag. 15
            del 3/11/2004
             
            Ventaglio continua a volare
             
            Bruno Colombo: abbiamo convinto le banche. Cambio di rotta sul last minute.
            Bloccata la cessione di Livingston aviation group
            di Massimo Galli
            Contrordine dal quartier generale del gruppo Ventaglio: stop alla vendita della compagnia aerea del gruppo, la Livingston aviation. Ad annunciarlo è Bruno Colombo, fondatore e presidente del tour operator, a pochi mesi di distanza da quella che era stata interpretata come una decisione sofferta, ma inevitabile, di fronte all'insorgere di una grave crisi finanziaria: cedere uno dei gioielli dell'attività per fare cassa e, soprattutto, per garantire il rimborso a maggio 2005 del bond da 100 milioni di euro. ´Ora l'ipotesi della vendita è stata messa da parte', precisa Colombo. ´Questo significa che non stiamo trattando'. La cessione di Livingston era stata caldeggiata dalle banche creditrici, secondo le quali si tratta di un business troppo rischioso. ´Siamo riusciti a dimostrare al sistema bancario, con fatica, che il tasso di occupazione sui nostri aerei è molto alto, con un cliente (Viaggi del Ventaglio, ndr) che copre quasi il 70% dei posti. Inoltre, c'è necessità di capacità aerea: da poco abbiamo noleggiato due rotazioni alla compagnia Volare'.

            In sostanza, la liquidità per far fronte all'impegno del bond sarà reperita offrendo in garanzia o, più probabilmente, mettendo sul mercato due complessi alberghieri di proprietà, uno in Messico e uno a Santo Domingo, per un valore di 120 milioni. ´In caso di vendita', precisa Colombo, ´terremo la gestione per 18 anni, ma pensiamo anche a una formula che preveda la possibilità di riacquisto dopo sei anni'. Ci sono però altre ipotesi allo studio, tra cui l'emissione di un nuovo prestito obbligazionario da 100 milioni prima di maggio 2005.

            Intanto, mentre si è chiuso l'esercizio 2003/04 (a fine ottobre), con previsioni di crescita del fatturato, afferma il presidente, ´molto al di sopra dei 700 milioni di euro e con 750 mila clienti, nonostante il calo della destinazione Italia', Ventaglio ha deciso di cambiare strategia sul fronte dell'offerta. Il nuovo corso è imperniato sull'abbandono della politica del last minute che, sottolinea Bruno Colombo, ´ormai è inteso come offerta speciale degli ultimi 30 giorni. In generale, il last minute riguarda circa metà delle vendite, mentre per noi rappresenta almeno il 30%. Vogliamo che questa modalità di vendita scenda drasticamente'. Un fenomeno che, aggiunge Colombo, si ripercuote negativamente sui margini: ´Quando si svende, in realtà si limitano le perdite. In ambito Astoi, il problema è molto sentito e bisogna avere il coraggio di porre dei limiti'. La soluzione messa in atto da Ventaglio consiste nel restringere l'opportunità del last minute a cinque giorni prima della partenza. Una sfida che ha il sapore di un ritorno alle origini.

            Allo stesso tempo, a partire dal 10 gennaio 2005, sui cataloghi VentaClub sarà applicata una riduzione media dei prezzi pari al 2%. Si favoriranno le prenotazioni anticipate a 90, 60 e 30 giorni, escludendo offerte speciali a prezzi inferiori rispetto all'advance booking. ´Vogliamo davvero favorire chi prenota prima', osserva il presidente del Ventaglio. ´Attualmente, questa formula copre il 50-54% delle nostre vendite: mi auguro di arrivare nel 2005 al 60%'. Il resto dovrà venire dalle vendite tradizionali, quelle da catalogo. (riproduzione riservata)

             
             

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