Politiche organizzative

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La FILCAMS è multisettorialità, dinamicità e anche frammentarietà del mondo del lavoro. Il territorio è il centro dell’azione sindacale, inclusiva e diversificata.

Siamo la fotografia di un’evoluzione del mondo del lavoro, sempre più tarato sui servizi, caratterizzato dall’esternalizzazione delle attività e da forti momenti di stagionalità e precarietà del lavoro stesso, in cui ritroviamo tutte le contraddizioni e specificità del nuovo mondo del lavoro digitale; in cui il lavoro si è straordinariamente trasformato e moltiplicato dentro e fuori la grande azienda. 

La FILCAMS si caratterizza per una spiccata multidimensionalità organizzativa che ha messo e mette in moto un modo di “fare sindacato” rispondente a una forte differenziazione di contesti locali, settori e tipologie di lavoro, che attraversa l’industria e il sistema dei servizi, rivolgendosi al mondo povero e precario, innovativo e di prospettiva, che da sempre rappresenta una sfida: dal lavoro domestico agli studi professionali, dal terziario avanzato alla gig economy, dai multiservizi al turismo, ai musei, quali nuove frontiere dell’esercizio della tutela e della rappresentanza sindacale.
Tutto questo caratterizza ancor più il nostro “Chi siamo”: i settori del terziario, turismo e servizi rappresentano oltre 6,7 milioni di lavoratori nel nostro Paese.
Poco meno di 600mila gli iscritti alla FILCAMS, una categoria fortemente femminile, in cui cresce la presenza dei giovani (under 35) ma anche quella dei lavoratori 51-65, in cui i migranti sono una parte importante dei nostri settori, ma per i quali ancora molto lavoro possiamo e dobbiamo fare. 

Il 42% degli iscritti alla FILCAMS lavora nel commercio. Seguono i lavoratori dei servizi al 35,6% e quelli del turismo al 22,4%. Sul totale degli iscritti, le donne si confermano al 63% e gli uomini al 37%. Le donne si concentrano in particolare nei settori del commercio e dei servizi. Gli under 35 sono il 22,5%; il 56,6% gli iscritti è entro i 54 anni; 18,9% gli iscritti fino ai 65. Sul totale degli iscritti, i migranti sono il 22,3%, in crescita costante rispetto agli anni precedenti.
Continuano a prevalere le donne tra i lavoratori migranti iscritti alla FILCAMS.

Parlare di reinsediamento, di strategie e agire collettivo rappresenta guardare alla potenziale espansione di settori come quello della distribuzione organizzata e del turismo e contestualmente elevare settori a più alta dispersione e frammentazione. Su queste linee si dipana l’azione organizzativa, attraverso pratiche che permettano l’incontro con i lavoratori e le lavoratrici sui territori, impegnandoci sul radicamento città per città, unendo la capacità dell’organizzazione di creare e diffondere valori, di tutelare le necessità oggettive, precipue, dirette dei lavoratori e delle lavoratrici che rappresentiamo. 

In questa prospettiva si muovono i progetti specifici di intervento sui territori e sui settori, dal radicamento nei siti produttivi agli sportelli aperti nelle spiagge – come ad esempio la campagna backstage nel turismo, a sperimentazioni risultate vincenti come farmacie.blog o impiegate.org, dedicati rispettivamente ai dipendenti delle farmacie e degli studi professionali.
A questi progetti si uniscono le analisi qualitative sul mercato di riferimento, gli occupati dei nostri settori, i gruppi e le grandi aziende del commercio, turismo e servizi: azioni che ci permettono di consolidare ed espandere il radicamento e lo sviluppo, e hanno consentito a questa categoria di crescere, passando da 80mila iscritti nel 1960 a 578.045 complessivi nel 2019, rappresentando il 22,3% dei lavoratori e delle lavoratrici iscritti alla CGIL.

In questo quadro, un valore centrale riveste la formazione interna, volta a dare struttura, competenza e qualità alla presenza della FILCAMS, attraverso la crescita dei quadri sui territori, a partire dai delegati e le delegate che sono il nostro “front-office”, il volto diffuso della categoria nei così diversificati luoghi di lavoro, l’anello di congiunzione tra il luogo di lavoro e il territorio. Oltre 14.000 i delegati e le delegate sui territori e nelle aziende, in cui la categoria investe quotidianamente, sostenendo il lavoro della Cgil e dei servizi sul territorio. 

Con la nostra azione organizzativa, vogliamo sempre più focalizzare il baricentro dell’iniziativa verso il territorio e i luoghi di lavoro, ampliando il coinvolgimento dei rappresentanti dei luoghi di lavoro, al fine di rendere possibile la nostra presenza e azione dove oggi siamo assenti; per rafforzare la contrattazione nelle aziende, sperimentare forme di contrattazione inclusiva, di sito, di filiera, oltre che forme di contrattazione sociale e territoriale.
Sperimentare forme di contrattazione solidale capace di riunificare soggetti e diritti, realizzando una nuova idea di partecipazione, che coinvolge, include e sposta il focus dell’azione sulla persona, quale che sia il lavoro, il contratto, la modalità di lavoro che attraversa.