Martedì 6 Febbraio 2001 libere professioni ---pag--27 Ridefinite le competenze riservate
Ingegnere
L’Albo si articola in due sezioni A e B, rispettivamente per i laureati e per i laureati specialisti. Ciascuna sezione è ripartita in tre settori: civile e ambientale; industriale; dell’informazione. Quindi nella sezione A i titoli professionali saranno: ingegnere civile (lauree nelle classe 4 e 8); ingegnere industriale (classe 10) e ingegnere dell’informazione (classe 9). Nella sezione B: ingegnere specialista civile (classi 4/S, 28/S e 38/S); ingegnere specialista industriale (25/S, 26/S, 27/S, 29/S, 31/S, 33/S, 34/S, 36/S, 37/S, 50/S, 61/S); ingegnere specialista dell’informazione (23/S, 26/S, 29/S, 30/S, 32/S, 34/S, 35/S).
Le attività professionali attribuite sono le seguenti: per il settore dell’ingegneria civile, la progettazione, direzione lavori e collaudo relativi a costruzioni e impianti civili di ogni specie, a lavori relativi alle vie e ai mezzi di trasporto, di deflusso e di comunicazione; i lavori relativi alla estrazione, trasformazione e utilizzazione dei materiali per le costruzioni e per le industrie; per il settore dell’ingegneria industriale, la progettazione, direzione lavori e collaudo relativi alla costruzione di macchine e impianti industriali; per il settore dell’ingegneria dell’informazione, la progettazione, direzione lavori e collaudo relativi a impianti e sistemi di generazione, trasmissione e elaborazione delle informazioni.
Agli iscritti alla sezione A sono attribuite le attività professionali che l’ordinamento riserva agli iscritti all’Ordine degli ingegneri, ripartite tra i tre settori, che «implicano l’uso di metodologie standardizzate, quali la progettazione direzione lavori e collaudo relativi a: organi o componenti di strutture; manufatti, sistemi e processi di tipologia semplice e/o ripetitiva; perizie giudiziarie relative a queste attività.
Agli iscritti alla sezione B sono inoltre attribuiti, nei vari settori, le attività che implicano l’uso di metodologie avanzate, innovative o sperimentali, quali la progettazione direzione lavori e collaudo relativi a: strutture, sistemi e processi complessi e/o innovativi e le relative perizie giudiziarie.
Psicologo e tecnico di psicologia
L’Albo si articola in due sezioni: (A) tecnici di psicologia per i laureati nella classe 34 con almeno sei mesi di tirocinio e (B) psicologo per i laureati specialisti nella classe 58 con almeno un anno di tirocinio. Per i tecnici di psicologia (A) l’iscrizione all’Albo è accompagnata dall’indicazione del settore professionale di competenza.
In sede di prima attuazione, quindi, i settori professionali specifici sono:
a) tecnico di psicologia della riabilitazione cognitiva, relazionale e psico-sociale;
b) tecnico di psicologia della valutazione e psicometria;
c) tecnico di psicologia dell’orientamento e sviluppo delle risorse umane;
d) tecnico di psicologia della sicurezza dei comportamenti lavorativi e del traffico;
e) tecnico di psicologia della mediazione;
f) tecnico di psicologia della ricerca psico-sociale e di mercato;
g) tecnico di psicologia dello sviluppo e dell’educazione;
h) tecnico di psicologia generale e sperimentale;
i) tecnico di psicologia clinica e di comunità;
l) tecnico di psicologia del lavoro e delle organizzazioni.
Sempre i tecnici di psicologia (A) potranno svolgere attività professionali di natura tecnico-operativa in campo psicologico nei riguardi di persone, gruppi, organismi sociali e comunità, da svolgere alle dipendenze di soggetti pubblici e privati e di organizzazioni del terzo settore o come libero professionista. In particolare il tecnico di psicologia:
a) partecipa alla programmazione e alla verifica di interventi psicologici e psico-sociali;
b) realizza interventi psico-educativi volti a promuovere il pieno sviluppo di potenzialità di crescita personale, di inserimento e di partecipazione sociale;
c) utilizza il colloquio, le interviste, l’osservazione, i test psicologici e altri strumenti di analisi, ai fini della valutazione del comportamento, della personalità, dei processi cognitivi e di interazione sociale, delle opinioni e degli atteggiamenti, dell’idoneità psicologica a specifici compiti e condizioni;
d) utilizza con persone disabili strumenti psicologici per sviluppare o recuperare competenze funzionali di tipo cognitivo, pratico, emotivo e relazionale, per arrestare la regressione funzionale in caso di malattie croniche, per reperire formule facilitanti alternative;
e) utilizza strumenti psicologici per l’orientamento scolastico-professionale, la gestione e lo sviluppo delle risorse umane;
f) utilizza strumenti psicologici ed ergonomici per rendere più efficace e sicuro l’operare con strumenti, il comportamento lavorativo e nel traffico, per realizzare interventi preventivi e formativi sulle tematiche della sicurezza con individui, gruppi e comunità, per modificare e migliorare il comportamento in situazione di persone o gruppi a rischio;
g) cura la raccolta, il caricamento e l’elaborazione statistica di dati psicologici ai fini di ricerca.
Gli psicologi (B) potranno esercitare le attività professionali che implichino l’uso di strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Sono riservate, inoltre, le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito, nonché il coordinamento e la supervisione dell’attività dei tecnici di psicologia.
Statistico
La Commissione Rossi ritiene ancora vigente una disposizione contenuta nel regio decreto legge 436/1930, secondo il quale gli uffici di statistica nelle pubbliche amministrazioni devono essere diretti esclusivamente da chi è in possesso di «titolo di speciale abilitazione nelle discipline statistiche». Dunque, nelle pubbliche amministrazioni opereranno le figure professionali degli statistici e degli statistici specialisti. Agli statistici (laurea nella classe 36) nelle pubbliche amministrazioni sono riservate, secondo la bozza di regolamento, le seguenti attività, da esercitarsi con autonomia professionale: predisposizione di indagini statistiche in ambiti circoscritti e definizione dei relativi questionari; applicazione di metodologia statistica di base in campo sociale, socio-sanitario, economico, demografico, e biomedico; classificazione, elaborazione, rappresentazione e analisi dei dati attinenti a qualsiasi tipo di rilevazione; coordinamento dei rilevatori nelle indagini censuarie dell’Istat e per qualsiasi altro tipo di indagine statistica.
Agli statistici specialisti (lauree specialistiche nelle classi 90/S, 91/S e 92/S) sono riservate le seguenti attività, da esercitarsi con autonomia professionale, con la qualifica di dirigente e la responsabilità di uffici, servizi, direzioni: progettazione di indagini statistiche complesse attinenti ai campi specifici di specializzazione; certificazione dei dati statistici da rendere pubblici o da utilizzare in altre indagini statistiche; certificazione delle metodologie e delle tecniche statistiche applicate alle indagini; applicazioni metodologiche attinenti al campo di specializzazione; analisi di dati e di modelli matematici per indagare i fenomeni e per effettuare previsioni nei campo di specializzazione; progettazione e creazione, per la parte di competenza statistica, di banche dati per finalità di analisi statistica di fenomeni nel campo di specializzazione.
Agrotecnico, geometra, perito agrario, perito industriale
A questi Albi si accede con diploma di scuola secondaria superiore (più il tirocinio) oppure con la laurea e un tirocinio di sei mesi. «restano ferme le attività professionali riservate o consentite».
Le classi di laurea che danno titolo all’accesso sono le seguenti:
—per la professione di agrotecnico: classi 1, 7, 8, 20, 27, 40;
—per la professione di geometra: classi 4, 7, 8;
—per la professione di perito agrario: classi 1, 7, 8, 20, 27, 40;
—per la professione di perito industriale: classi 4, 8, 9, 10, 16, 20, 21, 23, 25, 26 e 42.
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