Pensioni, spunta un nuovo piano
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Nel vertice con le parti sociali sarà proposta una diversa decontribuzione. Maroni polemico con Epifani Pensioni, spunta un nuovo piano Assegni familiari a carico dello Stato, stop ai privilegi
ROMA - Il finanziamento degli assegni familiari passerebbe a carico dello Stato, in quanto spesa assistenziale, e attraverso la fiscalizzazione di questo istituto, il costo del lavoro per le imprese verrebbe ridotto. E´ questa una delle soluzioni che secondo i sindacati potrebbe spianare la strada ad un accordo con il governo sulle modifiche da apportare al disegno di legge delega di riforma delle pensioni, attualmente fermo al Senato. In vista dell´imminente appuntamento con Cgil, Cisl e Uil, il ministro del Welfare Roberto Maroni alterna messaggi di disponibilità al dialogo - «vedremo se c´è qualche correzione da fare» - a parole di fermezza sul testo della delega - «mi auguro che la legge venga approvata entro giugno», secondo gli «attuali contenuti fondamentali». E a proposito della posizione della Cgil, lo stesso Maroni, constatando che il governo ha intensamente dialogato «con tutti i sindacati, meno uno», auspica che il segretario generale Guglielmo Epifani abbia detto davvero di ricercare un accordo con il governo in materia di pensioni: «Sarebbe veramente una grossa novità, anche se fin´ora i comportamenti del leader della Cgil sono tutti di segno contrario». Nell´ipotesi caldeggiata dai sindacati la fiscalizzazione degli assegni familiari sarebbe in alternativa alla decontribuzione prevista dalla delega (fino al 5% per i nuovi assunti), misura respinta da Cgil, Cisl e Uil. |