14/1/2004 ore: 10:21

Parmatour, l'unica certezza è lo stipendio

Contenuti associati

GAZZETTA DI PARMA

14 Gennaio 2004

L'azienda studia una via d'uscita: ieri vertice con i sindacati all'Upi.
Diverse manifestazioni di interesse
Parmatour, l'unica certezza è lo stipendio
PARMA - Si dovrà aspettare ancora una settimana per saperne di più sul futuro di Parmatour. Ieri, a Palazzo Soragna, sede dell'Unione Parmense degli Industriali, i rappresentanti sindacali Gabriele Guglielmi e Elisa Camellini di Filcams Cgil, Antonio Michelagnoli e Angela Calò di Fisascat Cisl, Paolo Mora di Uiltucs Uil, hanno incontrato l'amministratore delegato di Parmatour Angelo Cardile e il direttore centrale organizzazione e sviluppo Giampiero Manzone, alla presenza di Enea Bianchini, dell'ufficio sindacale Upi.

L'azienda sta esaminando le procedure per fronteggiare la situazione determinata dalla vicenda Parmalat (decreto Marzano o Prodi bis, con preferenza per la prima soluzione) e a questo proposito, spiegano i sindacati, «la direzione ha confermato che rispetterà le scadenze per quanto riguarda gli stipendi con l'utilizzo del cash flow e dei crediti in scadenza».

Le parti hanno confermato ieri l'incontro del 22 gennaio prossimo, concordato nella precedente riunione del 23 dicembre: un faccia a faccia che potrà fornire nuovi elementi, poiché successivo allo svolgimento dell'assemblea dei soci Parmatour in programma, com'è noto, il 20 gennaio. Nel frattempo è stato allestito un tavolo di confronto permanente per monitorare l'evoluzione della situazione. Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno posto la necessità di avviare rapidamente le procedure necessarie alla salvaguardia dell'occupazione.

«Ci troviamo di fronte ad un bivio _ dicono i sindacati _ o rientrare nella gestione straordinaria del commissario di Parmalat Enrico Bondi o richiedere la cosiddetta Prodi bis». Sulla questione interviene il Consiglio direttivo dell'Associazione dei Tour Operator Italiani (Astoi), riunitosi ieri a Milano per analizzare la posizione del socio Parmatour. «Pur apprezzando le direttive dell'attuale gestione, tese alla salvaguardia dei marchi societari, alla tutela degli interessi della clientela e alla conservazione dei posti di lavoro _ spiega una nota _ il Consiglio direttivo esterna perplessità sull'eventuale intervento del capitale pubblico». L'invito di Astoi è quello di «perseguire la massima trasparenza nella comunicazione dei criteri di valutazione a tutti i soggetti potenzialmente interessati a presentare offerte, privilegiando l'iniziativa privata, soprattutto quella di operatori economici di comprovata esperienza nel settore del turismo».

Proprio ieri è giunta ieri la notizia dell'interessamento di Filo diretto, attivo dal 1987 nelle polizze assicurative nel turismo, per l'acquisto di Last Minute Tour, una delle società che fa capo al gruppo della famiglia Tanzi: un'operazione che potrebbe rappresentare «un elemento a supporto della strategia di crescita avviata nell'area del turismo». Sempre ieri, anche la Boscolo Tours Spa ha reso noto di essere interessata a «valutare un possibile intervento su uno o più rami della Parmatour». La precisazione è giunta dopo una serie di indiscrezioni di stampa, nelle quali si parlava, però, dell'acquisto di Parmatour. L'interesse della Boscolo, prosegue la nota, «riguarda uno o più rami dell'azienda, a cui fanno capo significativi brand turistici, quali Going, Last Minute Tour, Club Vacanze».

E in serata anche Mare Neve srl (attiva da oltre 30 anni) ha espresso manifestazione d'interesse per la gestione o l'acquisizione delle strutture di Parmatour.

P. Gin.

Close menu