14/9/2005 ore: 11:40
Pam non ferma i piani di crescita
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Tito Bastianello aveva mantenuto solo l'incarico di presidente di Gecos, la finanziaria di controllo del gruppo, ma anche l'operazione di apertura ai mercati internazionali avvenuta nel 2002 con l'acquisizione in partnership con Stefanel di Nuance, società svizzera leader nel settore del retail aeroportuale, è stata decisa e gestita interamente dalla seconda generazione. Difficile, quindi, ipotizzare ora scenari diversi relativamente a controllo e gestione di un gruppo che è sempre stato compatto. La formula tradizionale del supermercato cittadino, ad insegna Pam, fa ancora la parte del leone nei bilanci del gruppo veneziano con un giro d'affari superiore al miliardo di euro sui 2,553 complessivi, anche se sembra essere quella che dà maggiori segnali di stanchezza. La competitività, nelle strategie industriali del gruppo, si gioca oggi soprattutto su altre formule. Quella nuovissima dei superstore, negozi che abbinano il fresco ed il pronto ad una selezione essenziale anche di articoli no food, è ancora in sperimentazione. Ma gli ipermercati, in tutto 18 ad insegna Panorama, hanno fatturato lo scorso anno 814 milioni e si apprestano a varcare la soglia del miliardo dal 2006, con l'apertura di un nuovo spazio di vendita di 12mila metri quadrati nel centro commerciale di Roma Lunghezza, considerato il più grande d'Europa. La fascia dei negozi di prossimità è stata coperta con 141 punti vendita da Pam sia con un franchising a marchio proprio, sia con l'insegna Metà. Nell'hard discount, infine, Pam è entrata da una dozzina d'anni con il marchio IN's, che conta oggi 240 negozi ed un fatturato 2004 di 432,6 milioni. In questo percorso di competitività è impegnata anche Cibis, la controllata che si occupa di ristorazione veloce e che, partita da self service nel cuore delle città, si sta ricollocando nei centri commerciali, ma soprattutto sta sviluppando esperienza internazionale e sinergie con Nuance, l'altra controllata, che ha una indiscussa leadership in un mercato con importanti prospettive come il retail aeroportuale. In previsione altri sette ipermercati e una decina di superstore |