Nuove minacce a Savino Pezzotta
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mercoledì 28 maggio 2003 |
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IL CASO Un volantino firmato Br a Gorizia. Lo rivela il leader della Cisl Nuove minacce a Savino Pezzotta
Ma per gli inquirenti il comunicato è "del tutto inattendibile" DAL NOSTRO INVIATO RICCARDO DE GENNARO
PRAGA - Nei corridoi del Palazzo dei congressi di Praga, dove si sta svolgendo il X congresso della Confederazione dei sindacati europei, il leader della Cisl, Savino Pezzotta, estrae dalla cartella un fax che gli è giunto pochi minuti prima dall´Italia. E´ solo un attimo, il tempo di leggere la scritta Partito Comunista Combattente. Poi il sindacalista lo rimette nella borsa. Il volantino è stato rinvenuto in una fabbrica a Gorizia e contiene minacce di morte nei confronti dello stesso Pezzotta. Dopo un primo esame, comunque, gli inquirenti l´hanno giudicato «completamente inattendibile». Un altro volantino, pervenuto alla redazione de "Il Tempo", riferisce la Cisl, rivendica l´attentato - mesi fa - all´assessore alla Sanità della Regione Lombardia e contiene anche un passaggio che contesta la politica della Cisl. «A questo punto sono 121 gli episodi di minaccia, contestazione o di rivendicazione che hanno coinvolto sedi e dirigenti della Cisl - dice Pezzotta, che non nasconde la sua preoccupazione - e ho perso il conto dei miei sotto tutela o sotto scorta». Nelle settimane scorse - dopo i fischi ricevuti a Milano in occasione del 25 aprile e poi il Primo Maggio a Assisi, ma anche nella sua città, Bergamo, e poi vicino a Lucca, dove inaugurava la nuova sede della Cisl e un operaio Fiom gli avrebbe detto «se avessi una pistola ti sparerei» - Pezzotta aveva protestato con la Cgil perché, a suo dire, non prende provvedimenti incisivi nei confronti dei suoi militanti più «caldi». Ora spiega: «Se io in una mia manifestazione vedo un cartello con una scritta irriguardosa nei confronti di Epifani lo faccio togliere». Il riferimento è a quel cartello con la scritta «Pezzotta venduto» che qualcuno aveva portato in piazza a Torino durante lo sciopero generale della sola Cgil. Non solo: «Vi ricordate di Tiboni?...», chiede Pezzotta rivolto ai giornalisti, riferendosi all´attuale responsabile dei metalmeccanici della Rdb-Cub, che negli anni Settanta era un dirigente Cisl con posizioni piuttosto estremiste. E conclude: «Ci sono tanti matti in giro... che a forza di gridare attenti al cane, attenti al cane, prima o poi un calcio al cane glielo tirano davvero».
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