Nocera Inferiore, dipendente Ipervigile fugge con il portavalori
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NOCERA INFERIORE — Ci hanno riprovato. Per la terza volta. E, per il momento, la rapina milionaria ai danni dell’istituto di vigilanza «Ipervigile» di Nocera Inferiore è stata messa a segno questa volta. L’autore è un dipendente dell’azienda, la guardia particolare giurata Aniello Pastore, adesso attivamente ricercato dopo aver fatto perdere le proprie tracce, ieri mattina, con un malloppo di oltre 900mila euro.
La strategia attuata ieri è stata la seguente. Intorno alle 7.30 del mattino, l’angrese residente a Nocera, 44enne, era alla guida del furgone portavalori Fiat Ducato, dinanzi all’ingresso dell’Istituto. Insieme al collega, l’uomo era pronto ad effettuare il giro di consegna per banche ed esercizi commerciali. Prima di partire, ha finto di aver dimenticato le chiavi delle cassette di sicurezze dei diversi istituti, invitando il collega a scendere e a recuperarle.
«Per favore, mi vai a prendere quelle chiavi? Io ti aspetto qui». Il collega, gentile, è sceso dal portavalori. Una volta allontanatosi dal veicolo, Pastore ha accelerato. Iniziando una lunga fuga nel tentativo di far subito perdere le sue tracce. L’allarme è scattato quasi subito. Ed è così iniziata una caccia all’uomo condotta dai carabinieri. Che poco dopo hanno rinvenuto, in via De Concilis, nel rione Montevescovado, nelle vicinanze di un plesso scolastico, il furgone della Ipervigile. Naturalmente vuoto e completamente letteralmente ripulito.
I 900mila euro si erano volatilizzati insieme all’agente della società di vigilanza. Ora è caccia all’uomo. Non si esclude, infatti, che il vigilantes sia scappato servendosi della sua auto o di un veicolo che lo attendeva.
Con altri complici. Una sola persona avrebbe avuto un bel da fare se avesse dovuto portare via tutti i sacchi e trasferirli dal furgone ad un altro veicolo. Al momento, i militari del capitano Giampaolo Scafarto stanno interrogando sia il collega che era con Pastore sia gli altri vigilantes presenti in sede. Ascoltati anche i familiari del rapinatore che deve rispondere di furto e appropriazione indebita.
La società di vigilanza è stata al centro, negli ultimi mesi, di numerosi tentativi di rapina. Tra questi, l’undici giugno scorso, una banda aveva puntato il caveau della Ipervigile che conteneva quindici milioni di euro. Il colpo fallì e in poche ore anche gli autori del tentativo di rapina finirono nella rete delle forze dell’ordine. Il gruppo di malviventi era composto da quattro vigilantes (due ex, altrettanti in servizio); due incensurati e un poliziotto in aspettativa (David Landi) noto per i suoi trascorsi di campione di gare di nuoto pinnato.
A sventare il colpo furono gli stessi colleghi dell’Istituto che diedero l’allarme e non abboccarono al finto sequestro di un vigilantes, rivelatosi complice, che era stato organizzato per entrare nella sede della Ipervigile e poi portare via i soldi custoditi nel caveu. L’ultimo tentativo di rapina alla società di sicurezza è invece datato 7 luglio scorso. Fu un assalto al portavalori con sparatoria. Ma il colpo fu sventato dagli stessi agenti dell’istituto.