11/2/2010 ore: 8:15

Nasce Felsa-Cisl nuova sigla per partite Iva e lavoratori atipici

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Chi ha la partita Iva non sempre è un lavoratore autonomo, spesso è solo camuffato e svolge lavoro dipendente a tutti gli effetti. Anche pensando a loro è nata in Cisl una nuova organizzazione, si chiama Felsa e parte con una dote di 50mila iscritti dovuti all’accorpamento delle due sigle che rappresentavano gli interinali e i collaboratori (Alai) e gli autonomi (Clacs). Raffaele Bonanni ha spiegato che lo spirito dell’iniziativa sta nella volontà di rappresentare il lavoratore in quanto tale, a prescindere dal contratto che ha. Oltre agli atipici, interinali e affini, Felsa si rivolge così al cosiddetto popolo delle partite Iva, se non tutto almeno a quella parte che ha come sola fonte di reddito il suo lavoro, comparabile con quello subordinato. Una platea di 2 milioni di persone. Così accanto a benzinai, edicolanti, venditori ambulanti, si vedranno fisioterapisti, pranoterapeuti, grafici, informatici, pubblicitari, assicuratori e free lance. «Noi siamo per il lavoro autonomo e flessibile,ma vogliamo tutelarlo », afferma Bonanni, «gli autonomi e i precari devono essere pagati e tutelati meglio degli altri. Ci si nasconde dietro partite iva e collaborazioni eccellenti,ma c’è una selva sterminata di parìa che prendono quello che gli danno o niente». Un’importante presa d’atto della Cisl che vanta ottimi rapporti con il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi che non però mostra la stessa sensibilità. Per quanto riguarda i lavoratori a partita Iva, la Felsa-Cisl si pone alcuni obiettivi: uniformare la loro contribuzione previdenziale a quella dei lavoratori parasubordinati quindi con pagamenti per 2/3 a carico del datore di lavoro e 1/3 a carico del lavoratore. Altro obiettivo è la creazione di un fondo bilaterale che che si occupi della parte di contributi, pari allo 0,5%, destinata a assegni familiari, maternità e malattia che si vuole raddoppiata per aumentare le prestazioni. Attualmente questa quota è nelle mani dell’Inps. Si propone infine un fondo sanitario di assistenza integrativa e accesso al microcredito. A guidare la federazione sarà Ivan Guizzardi

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