Italiani, tanta voglia di estero
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marted? 21 febbraio 2006
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SONO SOPRATTUTTO I GIOVANI CHE HANNO VOGLIA DI LASCIARE CASA E PARENTI PER CAMBIARE VITA
Italiani, tanta voglia di estero
Ricerca Eurispes: uno su tre vorrebbe vivere altrove, piace la Spagna
Raffaello Masci
ROMA E’ la Spagna la nuova America degli italiani: il paese dei sogni - bello e vitale - in cui trovare lavoro e andare a vivere. Il centro studi Eurispes ha dedicato uno studio all’esterofilia degli italiani e alla propensione a lasciare capre e cavoli (almeno a parole) e andare a vivere altrove. In questa prospettiva si scopre, per l’appunto, che il Paese di Zapatero e Re Juan Carlos ? il pi? gettonato.
Gli italiani residenti all’estero e regolarmente iscritti all’apposita anagrafe (in sigla Aire) sono quasi 4 milioni, un terzo dei quali non pi? giovanissimo (oltre i 50 anni) e dislocati ancora nelle mete tradizionali dell’emigrazione di un tempo: il 58% ? nei paesi europei (con la Germania e la Svizzera e Francia ai primi posti), seguiti da Argentina e Stati Uniti. Si tratta di persone che - secondo Eurispes - sono state spinte a lasciare l’Italia da ?esigenze della vita?, anche se questo non sempre vuol dire valigie di cartone e povert?, anzi spesso sottende scelte professionali di alto prestigio, possibilit? di ricerche e studi, attivit? imprenditoriali.
Fin qui la rilevazione del dato di fatto. Poi, per?, Eurispes ha sondato la disponibilit? degli italiani residenti in patria a lasciare il proprio Paese, e il dato eclatante ? che emigrerebbe senza pensarci due volte il 37,8% della popolazione.
Il sogno di una vita Se per? andiamo a leggere dentro questo ?universo? di esterofili, capiamo subito che la disponibilit? al trasferimento coincide con il sogno di una vita differente e tutta da costruire. Due terzi del campione, infatti, ha meno di 40 anni, e il 54% ne ha addirittura meno di 24. Sono quindi i giovani ad avere una maggiore propensione all’espatrio, e si tratta di ragazzi (maschi in maggioranza) con titoli da spendere: andrebbe via il 55,2% dei laureati e il 46% dei diplomati.
E perch? questi valenti e giovani italiani guardano altrove in cerca di futuro? La risposta rilevata da Eurispes ? inquietante: il 25,4% dice di temere la ?precariet? strisciante del lavoro, e vuole comunque darsi delle ?differenti prospettive di lavoro? (25,7%). Ma poi, certamente, contano anche la curiosit? (22,9%), la vitalit? culturale, la qualit? dei servizi, e via elencando. Che poi gli aspiranti emigranti conoscano esattamente la realt? della vita nei paesi dei loro sogni, questa ? altra questione.
Il caso della Spagna ? in questo senso emblematico: i fondamentali economici di questo paese sono migliori dei nostri, tuttavia non ? sulla sola base dei dati statistici il paese iberico ? percepito come pi? vitale, pi? dinamico, pi? libero. Alla Spagna vanno - comunque - le preferenze del 14,2% del campione (che poteva scegliere tra tutti gli stati del Mondo) contro - per dire - il 12% della Francia, il 9% della mitica Inghilterra e appena il 7,3% degli Stati Uniti.
L’altra grande rivelazione della ricerca Eurispes ?, in effetti, questa caduta libera degli Usa nelle preferenze dei giovani italiani, un fenomeno diametralmente opposto a quanto avveniva negli anni Novanta. Laureati e professionisti
Se poi andiamo a selezionare la fascia culturalmente alta della popolazione disposta a migrare, scopriamo allora che addirittura il 44,4% di laureati, professionisti e dirigenti under 40, vorrebbe andare in Spagna, cos? come il 13% della classe docente. Mentre tra gli operai (16,5%) e le casalinghe (12,4%) la meta pi? ambita ? la rassicurante Svizzera.
Una deriva Zapateriana? Un po’ in effetti s?. Tant’? che l’universo di quanti sono disposti a spostarsi ?, rileva Eurispes, di sinistra per il 46%, di centro in ragione del 39% e di destra per il restante 20% circa.
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