28/10/2002 ore: 12:16

I conti di Gucci e i dubbi sul "put" della Ppr di Pinault

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lunedi 28 Ottobre 2002
pag. 27
Strategie

I conti di Gucci e i dubbi sul "put" della Ppr di Pinault



Il gruppo francese Pinault Printemps Redoute (Ppr), che controlla il Gucci Group, ha ammesso di voler cedere il suo polo finanziario Finaref per 34 miliardi di euro. Finaref è la terza società di credito ai consumatori per importanza in Francia dopo la Cetelem di Bnp Paribas e la Sofinco del Crèdit Agricole. I titoli di Ppr sono scesi del 58 per cento quest’anno. La cessione di Finaref, una società considerata non strategica per il gruppo, permetterebbe a Ppr di dimezzare i debiti che ammontano a 6 miliardi di euro, generati principalmente dall’acquisizione del Gucci Group N.V.
Gli investitori sono preoccupati dall’evenienza che il gruppo Ppr, secondo polo del lusso in ordine di grandezza dopo Lvmh, sia costretto a esercitare il "put" sulle azioni di Gucci non ancora sotto il suo controllo nel caso il loro valore dovesse essere inferiore ai 101,5 dollari nel marzo del 2004. Il 27 settembre scorso Gucci ha dichiarato che i profitti del secondo trimestre erano in calo del 55 per cento, a 42 milioni di dollari. Il valore del titolo Gucci, di recente, si è assestato attorno agli 84 dollari. Se le azioni non riuscissero a risalire notevolmente entro il marzo 2004, Ppr potrebbe trovarsi nella situazione di dover sborsare 42 milioni di dollari fra 18 mesi per acquistare il 48 per cento di Gucci non ancora in suo possesso. Il gruppo con a capo Domenico De Sole e il leggendario direttore creativo Tom Ford si trova però a fronteggiare molte spese. Solo per ristrutturare e aprire nuovi negozi per i marchi Gucci, Yves Saint Laurent, Stella McCartney, Bottega Veneta, Balenciaga e Alexander McQueen il gruppo Gucci spenderà 200 milioni di dollari quest’anno.
(d.r.)

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