26/1/2005 ore: 11:39
Giacomelli, revocatorie per oltre 700 mln
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mercoledì 26 gennaio 2005 sezione: FINANZA E MERCATI - pagina 33 Default - I 49 punti vendita venduti per un milione a Banca Profilo e Camuzzi Giacomelli, revocatorie per oltre 700 mln In arrivo ai manager richieste di risarcimento danni I commissari del gruppo attivo nella distribuzione di articoli sportivi stanno dunque avviando le azioni per cercare di soddisfare in qualche modo i creditori del gruppo Giacomelli, inclusi i risparmiatori e gli investitori che hanno acquistato il prestito obbligazionario da 100 milioni di euro ora in default. Il compito è difficile, dato che il passivo (quindi tutti i debiti da rimborsare) ammonta a circa 625 milioni di euro e dato che il Gruppo Giacomelli non ha nulla da vendere. Non ha immobili. Non ha proprietà. Anche le automobili sono in leasing. La cessione degli asset aziendali, dunque, frutta pochi spiccioli. Due numeri rendono l'idea. Il comitato di sorveglianza ha appena autorizzato la cessione dei 49 punti vendita di Gioacomelli Sport a una società partecipata al 50% dal fondo Spinnaker di Banca Profilo e al 50% da Camuzzi Spa per la misera cifra di un milione di euro. Cessione positiva dal punto di vista occupazionale, ma non certo dal punto di vista della liquidità raccolta: «Era l'offerta che garantiva il mantenimento di tutti i 595 dipendenti, compresi quelli della sede di Rimini», spiega il commissario straordinario Elio Blasio. Ma anche le altre cessioni non hanno fruttato molto. Longoni Spa e Natura&Sport sono stati infatti venduti lo scorso settembre al gruppo Cisalfa per soli 210mila euro. Nulla, se si confrontano queste cifre con i 625 milioni di euro del passivo. La speranza dei creditori, obbligazionisti inclusi, risiede quindi tutta nelle azioni revocatorie o di risarcimento danni: solo da queste azioni, se avranno successo, potranno essere ricavati i fondi necessari per soddisfare i creditori. |