Domani lo sciopero della spesa ma i consumatori si spaccano
lunedì 15 settembre 2003 |
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Pagina 26 - Economia |
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Scissione tra le associazioni di tutela. Ora una nuova organizzazione indipendente Domani lo sciopero della spesa ma i consumatori si spaccano
La protesta: niente acquisti e boicottaggi nei confronti di chi ha speculato Oggi al Minindustria primo incontro sulle "class action", le azioni legali collettive LUCIO CILLIS
ROMA - I consumatori italiani ad una svolta. Le associazioni che li rappresentano, alla vigilia dello sciopero della spesa di domani, hanno davanti due rivoluzioni. La prima riguarda la struttura della Coalizione dei consumatori che si scinde in due e perde in un sol colpo cinque delle otto associazioni. Colpa dello strapotere dei sindacati all´interno di alcune realtà, accusano i "ribelli". L´altra novità riguarda le cause collettive, le cosiddette class action, diffuse negli Usa dove più utenti si uniscono per affrontare una querelle giudiziaria contro una compagnia. Oggi al ministero delle Attività produttive si terrà una prima riunione informale nel corso della quale verranno affrontati i punti principali di un disegno di legge di prossima presentazione che introduce le class action in Italia. La spaccatura tra i consumatori. La Coalizione perde cinque pezzi importanti su otto: Cittadinanzattiva Confconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori lasciano per formare una nuova realtà, i "Consumatori indipendenti". Restano, invece nella Coalizione, Lega consumatori Acli, Adiconsum e Assoutenti. Il colpo di grazia ad uno dei due grandi gruppi di utenti (l´altro è l´Intesa) è giunto a destinazione con l´ingresso in campo della Cisl al fianco dell´Adiconsum: non è piaciuto l´intervento di Savino Pezzotta nelle polemiche contro gli aumenti dei prezzi. «Nulla contro la Cisl, ma la situazione era ormai insostenibile - spiega Giustino Trincia, vice segretario generale di Cittadinanzattiva - noi non facciamo il lavoro del sindacato e, tantomeno, vogliamo entrare nelle polemiche tra governo e opposizione. Il nostro non è affatto un attacco ai sindacati» precisa Trincia, «ora siamo "adulti" e abbiamo davanti delle sfide molto dure che dobbiamo gestire autonomamente». Lo sciopero. Il solco che si è aperto tra le associazioni non vanifica comunque lo sforzo messo in campo per lo sciopero di domani. L´Intesa, la Coalizione e i neonati Consumatori indipendenti, oltre a Cgil, Cisl e Uil, aderiscono alla protesta anche se con modalità differenti, dal boicottaggio di bar e ristoranti alla manifestazione davanti a Montecitorio. Paolo Landi, dell´Adiconsum chiede al governo di «aprire un tavolo» mentre Rosario Trefiletti, dell´Intesa, conferma la giornata di lotta «all´insegna dello sciopero dei consumi». Coldiretti, invece, ha organizzato in molte città presidi con banchi di frutta e verdura con l´indicazione del prezzo all´origine. Class action. L´altra novità, infine, è l´avvio della discussione sulle cosiddette cause collettive al ministero delle Attività produttive. Anche se il disegno di legge è ancora in embrione i punti principali sono stati già stilati: le associazioni potranno, ad esempio, rappresentare in giudizio più utenti uniti dalla stessa richiesta di risarcimento a grandi imprese o gestori di servizi di pubblica utilità. Si punta ad accrescere la difesa degli utenti dalle maglie troppo larghe dei contratti di massa usati, ad esempio, dai gestori di energia o assicurazioni.
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