8/2/2002 ore: 9:58

Bingo, 100 sale a rischio

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Autorizzazioni e collaudi vanno a rilento ma il 13 marzo chi non ? pronto perde la concessioneBingo, 100 sale a rischio
Sono state collaudate solo 83 strutture contro le oltre 400 richieste di apertura Martino Cavalli
MILANO - Dopo la crisi delle agenzie di scommesse, con la privatizzazione delle lotterie bloccata dai ricorsi al Tar, il settore dei giochi sta per fare i conti con l'ennesima "gatta da pelare": il Bingo. La corsa contro il tempo per l'apertura delle sale, infatti, si fa sempre pi? affannosa e almeno un centinaio di operatori non riuscir? a tagliare il traguardo in tempo. Il 13 marzo scadono infatti i 90 giorni di proroga, concessi dalla Finanziaria, per aprire le 414 sale di cui si parla ormai da mesi. Ma a tutt'oggi - malgrado una penale di mille euro al giorno - il quadro d'insieme ? assolutamente deludente. Basti pensare che finora sono state collaudate solo 83 sale. Gli spagnoli della Cirsa, che si sono aggiudicati 36 concessioni e sono i leader del mercato, ne hanno aperto finora solo due. Va meglio il circuito Fomula Bingo (214 gestori indipendenti "affiliati", ridotti a 200 dopo le rinunce), con 46 sale gi? attive e altre 5 gi? collaudate. ?Abbiamo gi? alcune decine di rinunce e delle oltre 400 sale prevediamo di assegnarne s? e no 300, perch? si ? fatta avanti tanta gente che in realt? non aveva alcuna idea di come gestire questo business - dicono fonti dei Monopoli di Stato, che vedono una ulteriore proroga come una vera "iattura" -. Ma alla data del 13 marzo saranno pronte pi? o meno 200 sale, chi ? in ritardo perder? la concessione, che verr? automaticamente attribuita a chi ? inserito nella "seconda lista", gi? pronta, di 380 operatori?. Luciano Consoli, vicepresidente di Formula Bingo, arriva pi? o meno alle stesse conclusioni, anche se lo fa seguendo un percorso diverso. ?Finora sono state collaudate 83 sale e mancano 30 giorni lavorativi alla scadenza del 13 marzo e stiamo andando avanti al ritmo di uno, due collaudi al giorno - spiega Consoli -. Anche aumentando il ritmo, ? chiaro che per quella data possono arrivare al collaudo un massimo di 200/220 sale?. Una cifra che pu? aumentare ancora, considerando che fino alla data ultima ? possibile continuare a chiedere il collaudo, ma che comunque rischia di lasciare per strada numerosi gestori. Anzi, come ammette lo stesso Consoli, ? ormai una certezza. ?Il problema si pone verso chi si trova con un avanzamento dei lavori magari dell'80%, o anche di pi? - aggiunge -. Con che coraggio si esclude un imprenditore che oltre agli investimenti gi? effettuati sta pagando mille euro al giorno di penale e che ha come unica colpa quella che il Comune, o magari la Asl, o ancora i Vigili del fuoco, non hanno rispettato i tempi per le varie autorizzazioni?? La richiesta, esplicita, non ? tanto quella di una ulteriore proroga, quanto di una interpretazione "elastica" di quanto ? gi? stato disposto. ?Mettiamo subito fuori gli intrusi, quelli che non hanno mai veramente pensato di fare questo mestiere, e anzi facciamogli anche pagare una penale "salata" - conclude Consoli -, ma studiamo un sistema che non punisca ingiustamente quegli imprenditori che ce l'hanno messa tutta per rispettare i tempi e sono rimasti invischiati nelle pastoie della burocrazia?. Anche perch?, ricorda sornione il vicepresidente di Formula Bingo, in caso contrario c'? il rischio di innescare una pericolosa spirale di ricorsi al Tar che avrebbe come unico risultato quello di allungare ancora i tempi. A farne le spese, in questo caso, sarebbe soprattutto l'Erario, che dal Bingo - come del resto da tutti gli altri giochi - si aspetta un consistente afflusso di risorse. Il giro d'affari lordo previsto a regime per il gioco del Bingo ? di 4 miliardi di euro. Il 58% delle giocate va a costituire il montepremi che viene diviso tra i giocatori che vincono, mentre il restante 42% viene cos? ripartito: all'Erario va il 20%, ai Monopoli il 3,8% per le attivit? di controllo e ai gestori delle sale il 18,2 per cento.

Venerd? 08 Febbraio 2002

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