Anche al Cnel il sindacato si è spaccato

Anche al Cnel il sindacato si ? spaccato |
ROMA - E sull'articolo 18 si spacca anche il Cnel. Divergenze tra sindacati e imprese e anche tra Cgil da una parte e Cisl-Uil dall'altra. Il parlamentino delle parti sociali, nonostante sia da sempre una sede "neutrale" e di naturale decantazione delle polemiche, ha preso atto della situazione di non-accordo e ha votato ieri mattina il parere sulla delega lavoro che il presidente del Senato, Marcello Pera, aveva chiesto il 24 gennaio. Un documento che ha dovuto registrare i veti contrapposti sul tema delicatissimo degli articoli 10 e 12 del Ddl delega in tema di licenziamenti. ?Sull'articolo 18 - recita l'ultimo paragrafo del documento finale - il Cnel registra le posizioni diverse delle parti sociali, cos? come si sono pubblicamente espresse?. Cos? il Consiglio presieduto da Pietro Larizza, dopo tre settimane di incontri e discussioni interne, ha dovuto alla fine limitarsi a fotografare la situazione. ?Il Senato - ha spiegato lo stesso Larizza, aprendo i lavori dell'Assemblea, a cui hanno partecipato anche i segretari di Cgil, Cisl e Uil Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti - ci ha chiesto formalmente un parere sulla legge delega in materia di mercato del lavoro e occupazione lo scorso 24 gennaio. Ma in un momento in cui c'? un aspro conflitto sociale in corso, siamo tutti consapevoli che al Cnel non si pu? produrre il miracolo. La sede del Cnel dovrebbe infatti superare un conflitto che ? pubblico e dichiarato. Questo, peraltro, lo avevamo fatto presente anche al presidente del Senato, quando ci ha chiesto il parere?. Il parere del Cnel pone molti paletti anche alla devolution in tema di lavoro: la nozione di contratto e di rapporto di lavoro rientra nel codice civile quindi resta di competenza dello Stato, cos? come gli ammortizzatori sociali; sono appannaggio della legislazione concorrente invece i servizi all'impiego, le agenzie di mediazione, gli incentivi e la promozione di comissioni conciliative, nonch? il tema dell'igiene e della sicurezza sul lavoro. Importante per il Cnel sar? anche la riforma degli ammortizzatori sociali finalizzati a rilanciare la qualificazione e la formazione senza per? creare un appesantimento alle casse dello Stato o a quelle delle Regioni. Per quanto riguarda il credito d'imposta, a giudizio del Cnel, ?si potrebbe prendere in considerazione la possibilit? di prevedere il superamento della temporaneit? anche introducendo criteri di maggiore qualificazione del meccanismo?. R.R. Marted? 19 Febbraio 2002
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