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"Servizi" La sinistra radicale contro il piano Rutelli

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    gioved? 9 novembre 2006

    Pagina 9 - Politica

    LIBERALIZZAZIONI PINO SGOBIO (PDCI): ?GUAI A CHI TOCCA TRASPORTI ED ENERGIA?

    La sinistra radicale contro il piano Rutelli

    Stefano Lepri
      ROMA
      Le liberalizzazioni scatenano una battaglia di bandiere. Nell’ala riformista del governo, che le vuole fare, ci si bacchetta su chi ? pi? bravo a farle. Nell’ala sinistra, si fa a gara per chi grida pi? forte che non vuole ?neoliberismo e privatizzazioni selvagge?. Sulle 18 pagine di ?manifesto per le liberalizzazioni? preparato dalla Margherita, ha detto ieri il vicepresidente del consiglio Francesco Rutelli ?tutti i ministri sono d'accordo, e il pi? d'accordo ? Prodi?, ma i mugugni si avvertono benissimo. Rutelli, dopo l'incontro di marted? con Prodi che, precisa, ?? durato tre quarti d'ora e non dieci minuti, ed ? stato cordiale? annuncia che ?su mia proposta il governo ha deciso di fare un disegno di legge collegato alla finanziaria? per una seconda ondata di liberalizzazioni. Tutti d'accordo, conferma il ministro per l'Attuazione del programma Giulio Santagata (prodiano), per? con un accenno sarcastico fa notare che ?non esiste un ministero delle liberalizzazioni?; anzi che ?l'economia italiana va disincrostata, ma non esiste un ministero del Viakal?.

      Rutelli aggiunge che della sua iniziativa ?erano stati messi al corrente gli altri colleghi di governo?, compreso il ministro per lo Sviluppo Pierluigi Bersani (Ds), finora il pi? attivo nelle liberalizzazioni. Nel manifesto della Margherita si parla di di ferrovie: per? fino a ieri Bersani si era affannato a spiegare che il trasporto via treno ? gi? liberalizzato, con legge del 2001, e che il problema ? che i privati non si fanno avanti a fare concorrenza alle Fs (?Abbiamo il doppio dei binari ma non ci sono i treni, perch? non c'? risposta industriale? aveva detto luned? a Ravenna).

      Finora per il trasporto su treno si sono formate solo due societ? private, una italiana e una tedesca, che operano congiuntamente sulla linea del Brennero, non a caso su iniziativa della societ? che gestisce l'autostrada A22 e che tenta di alleggerirla di un po’ di traffico. Lo sapevano, alla Margherita, che la cosa sta in questi termini? ?S? - rispondono - ma secondo noi si pu? fare di pi? perch? la legge esistente limita al settore merci l'apertura ai privati; si dovrebbe estenderla al settore passeggeri. ?Si potrebbero mettere in concorrenza dei gestori sulle stesse tratte, che propongano tariffe diverse e agevolazioni? spiega Rutelli.

      Insomma il leader della Margherita propone ?una seconda ondata di liberalizzazioni che spero diventi uno degli atti portanti di questa manovra, per riportare cittadini e utenti al centro della politica economica e non monopoli e corporazioni?. Sia i Ds che i prodiani sono d'accordo sulla direzione di marcia, ma in confidenza obiettano che i proclami con tono ideologico liberista rischiano di essere controproducenti perch? aizzano la sinistra ad alzare bandiere ideologiche; mentre si pu? operare senza fare rumore, spiegando che si tratta di fare gli interessi di tutti i cittadini.

      Ma quali sono i vincoli? "Le liberalizzazioni vanno bene per le piccole cose - sostiene Pino Sgobio, capogruppo del Pdci alla Camera -, guai a pensare di procedere alle liberalizzazioni dei settori strategici nel nostro Paese: energia, trasporti, servizi pubblici in generale?. No dunque al piano Rutelli, ma anche ai due disegni di legge, uno di Bersani sull'energia, uno del ministro per gli Affari regionali Linda Lanzillotta (Margherita) a cui pure Bersani ha posto mano.

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