28/5/2007 ore: 10:50

"Pensioni" La linea Damiano, "Età alzata gradualmente"

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    domenica 27 maggio 2007

    Pagina 48 - Economia



    Il ministro del Lavoro ribadisce la contrariet? allo "scalone" della riforma Maroni
      Pensioni, la linea di Damiano
      "Et? alzata gradualmente"
        Fondazione Debenedetti: sfruttare la produttivit? degli over 65
          DAL NOSTRO INVIATO
          LUCA PAGNI
            LIMONE SUL GARDA - ?Con l?aumento delle aspettative di vita e l?inevitabile prolungamento dell?et? lavorativa, c?? un enorme potenziale umano che il pubblico non sa ancora tutelare e il privato non sa valorizzare?. Gli over 65 come nuovi protagonisti del mondo del lavoro: ?Una forza ancora sottostimata che pu? aiutare l?Europa a colmare il divario della produttivit? con gli Usa. Dove si vive mediamente meno a lungo ma si va in pensione pi? tardi?.

            ? stato questo il tema proposto dell?ottava Conferenza annuale della Fondazione Rodolfo Debenedetti che ha discusso di "Salute, longevit? e produttivit?". Convegno, non a caso, organizzato sul lago di Garda, a Limone: qui nel 1979 venne scoperta nel sangue di alcuni abitanti una proteina che preserva cuore e arterie. Il che spiega perch? Limone sia uno dei comuni con l?et? media pi? elevata. La questione centrale - come ha riassunto Carlo De Benedetti, presidente della Fondazione, nella sua introduzione - ? che ?ci pu? anche essere un invecchiamento produttivo, si pu? trasformare l?invecchiamento in una risorsa?. Per farlo occorrono, per?, riforme e scelte conseguenti. Come ha sintetizzato Tito Boeri, docente della Bocconi che della Fondazione ? il direttore scientifico, bisogna quanto meno che gli over 65 ?non siano incentivati a lasciare il lavoro?. Anche perch? ?una maggiore partecipazione degli anziani al mondo del lavoro comporta un impatto pi? consistente sulla crescita economica di quanto non abbia fatto il miglioramento delle condizioni di salute?.

            Sempre a patto di un cambiamento delle regole previdenziali. Ecco perch? alle conclusioni del convegno ha partecipato il ministro del Lavoro, Cesare Damiano. Boeri gli ha sottoposto alcune proposte di cui potrebbe farsi carico il Governo: l?introduzione di forme di pensione flessibili con salari altrettanto flessibili, il divieto negli annunci di lavoro di indicare il limite di et?, la necessit? di rendere la protezione dell?impiego crescente gradualmente con l?anzianit? accumulata nello stesso posto di lavoro. Su quest?ultimo punto il ministro ha concordato: ?La flessibilit? va bene, ma non pu? essere per sempre: le aziende, ed ? un loro limite, la usano per tagliare i costi di impresa pi? che per impostare piani di sviluppo industriale?. Per il resto, Damiano ha ribadito la sua posizione sulla riforma pensionistica: ?Preferisco definirla una manutenzione; la riforma c?? gi? stata, molto importante, ed ? quella del ‘95. Ora si tratta solo di capire l?intensit? degli aggiustamenti. Ribadisco di essere contrario allo scalone, ma favorevole a scalini che introducano gradualmente il salto di tre anni che impone la Maroni?. Damiano, inoltre, ha accolto la proposta della pensione flessibile: ?Invece di un limite imposto per legge, vorrei tornare alla possibilit? di suggerire ai lavoratori una finestra di uscita: quella che una volta era fissata tra i 57 e i 65 anni, spostarla tra i 60 e i 70, in modo che siano loro a decidere in base a esigenze e capacit? di essere ancora attivi?.

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