"Metalmec" Intesa sul contratto
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venerdì 20 gennaio 2006
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DOPO LO SCONTRO - LA VERTENZA SUI METALMECCANICI È DURATA 13 MESI. L’ACCORDO È IL PRIMO UNITARIO DA ANNI. OGGI SARÀ VALUTATO DALL’ASSEMBLEA DEI 500. POI IL REFERENDUM
Alle otto del mattino l’intesa sul contratto Più flessibilità e cento euro per le tute blu
I sindacati: protetto il salario. Montezemolo: bene in questo momento travagliato
Marina Cassi
TORINO È fatta. Alle 8 del mattino, mentre su Roma si stendeva dopo giorni di pioggia un cielo azzurro, è arrivata l’intesa per il biennio economico del contratto dei metalmeccanici: al 5° livello andranno 100 euro lordi. Dopo tredici mesi di vertenza e 70 ore di sciopero è finita le parti sono soddisfatte: non ci sono vincitori nè vinti. Nella notte erano emerse rigidità intorno a un solo euro: la differenza era 99 a 100. Schermaglie tra le delegazioni di Fim, Fiom, Uilm e Federmeccanica, peraltro unite dalla stanchezza, all’alba le parti hanno rinunciato a «graffiarsi» a vicenda, come si dice in gergo sindacale. Ed ecco l’accordo: il primo unitario da anni. L’intesa - che sarà valutata oggi dall’assemblea dei 500 e sottoposta a referendum tra i lavoratori nei prossimi giorni - è articolata e tiene insieme le richieste di flessibilità degli imprenditori con quelle salariali del sindacato.
SALARIO. L’aumento a compensazione dell’inflazione del biennio è di 100 euro lordi a regime per il 5° livello. La scala parametrale è 100-210 quindi al 2° livello andranno 73,13 euro, al 3° 86,25, al 4° 91,25, al 5° (il più diffuso) 100, al 6° 118,75, al 7° 131,25. A questo risultato si è arrivati anche allungando il contratto di 6 mesi fino al giugno 2007. Ogni mese di allungamento vale 2,5 euro. Gli aumenti sono distribuiti in tre tranches: 60 euro adesso; 25 da ottobre e 15 da marzo 2007.
UNA TANTUM. E’ di 320 euro: 160 a febbraio e 160 a luglio. Negli scorsi mesi ai lavoratori è stata pagata la cosiddetta «carsica» cioè l’indennità di vacanza contrattuale di 92 euro: non saranno detratti dai 320. Quindi la cifra supera i 400 euro.
PEREQUAZIONE. Ai lavoratori che hanno solo i minimi contrattuali e sono dipendenti di aziende dove non esiste contratto aziendale saranno erogati 130 euro nel giugno del 2007. Riguarda in particolare i lavoratori più deboli, addetti di piccole imprese non sindacalizzate, donne, immigrati. Nè il sindacato nè la Federmeccanica sono in grado di quantificarne il numero. La voce non è una tantum, verrà inserita nel contratto nazionale.
MERCATO DEL LAVORO. E’ stata istituita una commissione che dovrà definire le percentuali massime per i contratti a termine e quelli interinali. Nel contratto collettivo dei metalmeccanici la percentuale era dell’8%, ma la legge 30 ha abbattuto i limiti. I lavori dovranno concludersi entro luglio altrimenti salterà la sperimentazione sull’orario plurisettimanale.
FLESSIBILITÀ. E’ stata concordata l’estensione a tutte le aziende della possibilità di utilizzare l’orario plurisettimanale (da 32 a 48 ore) non solo per la stagionalità, ma anche per punte di mercato. Le 64 ore di flessibilità dovranno essere recuperate nei 5 mesi successivi. E’ stato salvaguardato il ruolo delle Rsu che hanno l’obbligo di discutere delle richieste dell’azienda, ma senza accordo le ore extra (retribuite il 10% in più) non si fanno.
APPRENDISTATO. Per il sindacato doveva diventare un nuovo modo di ingresso al lavoro, meno precario di quelli della legge 30. Le imprese possono utilizzare questo strumento dal 3° al 7° livello confermando al lavoro almeno il 70% degli apprendisti. La durata dei contratti è: 42 mesi per il 3° livello di sbocco di inquadramento (36 con diploma superiore, 24 con laurea); 52 mesi al 4° (46 con diploma); 60 mesi al 5° (54 con diploma, 34 con laurea); 38 mesi per il 6° livello; 42 mesi per il 7° livello. Per chi uscirà con un 3° livello, ma svolge mansioni sulla catena di montaggio durerà 24 mesi con un salario che di 8 mesi in 8 mesi passerà dal 1° al 3° livello.
FORMAZIONE. La formazione è obbligatoria e retribuita per gli apprendisti: 160 ore il primo anno, di 140 il secondo e 120 per gli anni successivi.
Soddisfatto per l’intesa il presidente della Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, che parla di «un fatto positivo a maggior ragione in un momento così travagliato per il Paese». Mentre il presidente della Federmeccanica, Massimo Calearo, dice: «Si tratta di un contratto che è un sacrificio per le imprese, ma ne garantisce la competitività economica e assicura la pace sociale del Paese». Per il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, è stata «determinante l’unità dei sindacati e dei lavoratori». Il leader della Cisl, Savino Pezzotta, accoglie la firma con un «finalmente» e apprezza «un accordo importante raggiunto grazie alla determinazione dei metalmeccanici». Parla di «risultato importante che salvaguarda il salario» il segretario Uilm, Luigi Angeletti.
E soddisfatti ovviamente i segretari metalmeccanici che hanno condotto la vertenza. Per Caprioli della Fim «l’importante era arrivare a un risultato; perchè il rischio era quello di distruggere le relazioni sindacali di questo Paese». E il segretario Uilm, Tonino Regazzi, aggiunge: «La mobilitazione dei lavoratori è stata decisiva, perchè ci ha consentito di realizzare obiettivi alti come l’aumento di 100 euro».
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