3/7/2002 ore: 9:02

"Lettere" Dipendente Coop Estense: rottura che peserà

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LETTERE
mercoledì 3 luglio 2002, S. Tommaso Apostolo
   
Coop Estense, rottura che peserà
«Inopportuno il no allo sciopero di quadri e dirigenti»


Giovanni Pavani


Sono dipendente Coop Estense e chiedo ospitalità alla Nuova Ferrara per esprimere un mio parere (dopo i tanti di Coop Estense). In merito allo sciopero del 29 giugno 2002 non posso nascondere amarezza per le cose scritte sia dalla direzione sia dai quadri (non tutti). Secondo me più alzano il tono e più ho l'impressione che siano impantanati. Non hanno nessun ritegno né gl'uni (Coop Estense), né gli altri. Sono 30 mesi che è scaduto (hanno un bel dire che loro qui loro là, non fanno altro che referenziarsi) ma intanto il contratto è sempre lì fermo.
Gli altri lor signori dei quadri si dissociano dallo sciopero; lo credo bene il loro contratto è già fatto, e che contratto, pertanto son poco credibili.
Le parole che usano contro il sindacato e il suo leader sono come quelle usate da Berlusconi e dalla maggioranza di governo.
Dove sta andando la nostra originalità per uno sviluppo a misura d'uomo: si ha un bel predicare aiuti ai paesi poveri poi stai 30 mesi senza contratto di lavoro per i tuoi operai.
Oggi un firmatario che dissente dallo sciopero sta facendo il diavolo a 4 pur di tenere aperto alcune ore, mi dispiace per quelle poche colleghe che riuscirà a convincere (convincere è un eufemismo). Il 29 giugno forse era il giorno giusto per manifestare con dignità un contratto equo.
Credo inoltre che questa rottura tra operai peserà per parecchio tempo nelle relazioni giornaliere tra colleghi... Ora una bella rottura esiste spero che l'azienda si ravveda e torni per terra.
P.S.1: invito tutti i colleghi (operai) a sottoscrivere in favore del sindacato Filcams (Cgil) per la quota che manca dalla sospensione delle deleghe dei firmatari (quadri).
P.S.2: Molti di quei quadri sono stati messi lì dal partito/ti o dallo stesso sindacato dove hanno militato.
P.S.3: era ora che prendessero quella storica decisione, mi dispiaceva parecchio che avessero in tasca la tessera del mio partito ed anche quello dello stesso sindacato.

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