«Le vacanze? Mordi e fuggi ma il vero flop è luglio»

giovedì 29 luglio 2004
gli esercenti «Le ferie? Mordi e fuggi ma il vero flop è luglio»
ROMA «Una doccia fredda». Così la Federalberghi definisce i risultati di un'indagine svolta con il supporto del Cirm sull’estate 2004. «Previsione nere», commenta Barnabò Bocca, il presidente. E fa un primo bilancio: giugno resta il mese del «mordi e fuggi», vacanze brevi un week-end, ma spostamenti comunque «dinamici»; luglio addirittura un vero e proprio flop.
Le previsioni raccontavano di una quota di mercato pari al 42% di italiani in vacanza, invece si è registrato «soltanto» un 36,5%. Agosto resta il mese più gettonato: lo scelgono il 70% di coloro che parte, cioè circa 24 milioni e mezzo di persone, di cui ben 19,4 restano in Italia e i 4,7 milioni si sposta all’estero. Potrebbe cavarsela un po’ meglio settembre, quest’anno, ma l’inizio delle scuole e le tasche sempre più vuote secondo l'associazione degli albergatori gli lasceranno pochi margini.
L’altro dato negativo è la durata delle vacanze: 13 giorni soltanto anziché 15, che tradotti in euro significano «una riduzione di 6 milioni di pernottamenti in generale e 2 milioni negli alberghi», quindi un miliardo di euro di perdite. Il 77% degli italiani, comunque alla fine ha optato per il mare (all’inizio dell’estate erano il 73%), mentre soltanto un 14% andrà in montagna. L’albergo resta il grande preferito, scelto da un italiano su 3, mentre aumentano coloro che dormiranno in appartamenti in affitto o ospiti di parenti e amici. Cala il villaggio turistico e anche la casa di proprietà. La ricetta per arrestare questo trend negativo, secondo Bocca è semplice: «Un intervento rapido e efficace sulle campagne pubblicitarie dell’immagine dell’Italia nel mondo per compensare con nuovi flussi esteri l’inevitabile contrazione della domanda interna».
Secondo Confesercenti-Assoturismo è vero il contrario: quest’anno si tiene botta perché gli italiani scelgono l’Italia, altrimenti sarebbe un guaio, almeno per gli albergatori balneari. Altro dato discordante con il Cirm: a partire ad agosto non saranno 24,5 milioni di italiani ma «soltanto» 21, cioè il 62% dei 34 milioni in movimento durante tutta l’estate. Secondo Swg-Confesercenti, infine, il 52% degli italiani trascorrerà le vacanze in famiglia, il 69% andrà al mare e ci resterà nel 46% dei casi due settimane. Un fortunato 12% ci resterà un mese, mentre uno sfigato 26% una sola settimana. Si spenderanno mediamente 774 euro a persona e sarà l’automobile a farla da leone (77%), mentre l’aereo sarà scelto soltanto dal 19%.
m.ze.
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