"Intervista" V.Foa: «Il sogno di Berlusconi è comunque finito»
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mercoled? 5 aprile 2006
Pagina 6 - La battaglia elettorale
PERSONAGGIO - UNO DEI ?GRANDI PADRI? DELLA SINISTRA ITALIANA GIUDICA IL MOMENTO POLITICO ALLA VIGILIA DELLE ELEZIONI
Vittorio Foa ?Il sogno di Berlusconi ? comunque finito l’Europa ci far? pagare questa stagione?
intervista Riccardo Barenghi
ROMA All’ultima uscita di Berlusconi risponde cos?: ?Piacere, mi chiamo Vittorio Foa e sono un coglione che vota a sinistra?.
Insulti a parte, secondo Foa il premier perder? le elezioni?
?Me lo auguro ma sinceramente non sono in grado di prevederlo. Penso per? che, comunque vada, il berlusconismo non dipenda pi? da Berlusconi. E’ finito perch? l’Italia, anche se rivincesse lui, sarebbe costretta a rientrare in un’Europa dalla quale si ? allontanata per scetticismo da un lato e servilismo verso gli Usa dall’altro. E pagheremo dei prezzi per rientrarvi, non dico come nel ‘92-‘93 ma comunque dei prezzi. Si aprir? una fase di sacrifici e di conflitti?.
Ma questo accadr? in ogni caso, anche se vince l’Unione?
?Certamente, solo che la sinistra ? pi? attrezzata della destra per governare i conflitti. La destra, e Berlusconi in particolare, ha fatto dell’immaginazione la sua forza. Ma quando uno parla di un sogno, prima o poi si sveglia. Prodi invece ha costruito il suo messaggio sul realismo, un illuministico richiamo ai fatti. E noi entriamo appunto in una fase in cui dovremo guardare i fatti. L’immaginazione non serve pi?.
Lei parla di nuovi conflitti, si riferisce alla Francia?
?Magari non accadr? niente di simile, ma la materia del contendere ? esattamente la stessa. Qui discutiamo di tasse da mettere o da togliere mentre il problema principale ? il lavoro precario, incerto, insicuro. Che per me significa la negazione della vita. Per non parlare dei salari, bassi, troppo bassi. Ecco su cosa scoppieranno i conflitti, conflitti che sar? meno difficile per la sinistra gestire di quanto lo sarebbe per la destra?.
Destra che per?, secondo lei, non potr? pi? essere berlusconiana anche se restasse Berlusconi?
?Quando sostengo che il berlusconismo ? finito, devo per? pensare a cosa ? stato. E non ? stato una novit?, nonostante le apparenze. L’unica novit? ? stata l'alleanza tra Forza Italia e la Lega nord: una compenetrazione dentro il partito del premier degli elementi nordisti. Che ha acuito la divisione dell’Italia tra Nord e Sud (e lo dico da nordista). Ma una vera, nuova destra non ? nata in Italia, Casini ? un moderato ubbidiente, Fini ? vacuo. Forse, chiss?, potr? nascere solo come reazione alla ri-nascita della sinistra.?
Ma non le sembra che il centrosinistra tanto unito non sia?
?Questo ? uno degli argomenti preferiti da Berlusconi, ma ormai sono anni che lo utilizza senza grandi risultati. Anzi, con un risultato paradossale: ? nata l’Unione. Vedo benissimo anche io le posizioni diverse che esistono, ma penso sia un punto di forza e non di debolezze?.
Presentarsi divisi su varie questioni non trasmette debolezza?
?E invece bisogna rivoltare l’immagine, farsi forti di queste divisioni. Si pu? essere radicali o moderati nello stesso momento e vivere insieme?.
Si discute del partito democratico, una sorta di fusione tra Ds e Margherita. Foa come lo vede?
?Sono sempre stato molto scettico su fare nuovi partiti. Io personalmente ne ho fatti tanti e sono falliti tutti. Tuttavia guardo con rispetto a questo tentativo, capisco che Veltroni e Rutelli si rivolgono ad aree diverse ma non incompatibili. Il primo guarda pi? a sinistra, il secondo pensa ai moderati del Polo... potrebbe esserci posto per tutti. Io sono un laico che vede nella mia laicit? un punto di collegamento tra credenti e non credenti?.
Ma le posizioni della Margherita non sono incoraggianti per un laico.
?Sono certamente arretrate, ma chi non ha delle posizioni arretrate? La politica non consiste nel registrare la diversit? di posizioni ma nello sforzo di farle cambiare?.
In un futuro magari non lontanissimo non ? escluso che Rifondazione cambi nome e simbolo. Secondo lei sarebbe giusto abbandonare l’aggettivo comunista?
?Non avrei nessuna nostalgia, l’epoca del comunismo ? finita da un pezzo, resistono solo la Cina (che per? ? un paese capitalista) e Cuba (un residuo del passato). Di Bertinotti io poi mi fido, l’ho sempre criticato ma ? un bravo ragazzo. E penso che stavolta il suo appoggio all’eventuale governo sar? leale?.
Scusi la domanda ?epocale?, ma per Vittorio Foa cosa ? la Politica?
?Oggi non lo ?, ma dovrebbe tornare a essere educazione. Essere un esempio. Dire agli italiani “fate come me e diventerete ricchi” non ? dare l’esempio. Prodi invece, con la sua immagine da buon curato di campagna, ? tranquillizzante e in qualche modo esemplare (anche per me che non sono cattolico). A sinistra invece non sempre diamo buoni esempi. Mi riferisco al caso Unipol, un caso non esemplare?.
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