23/11/2006 ore: 11:52

"IlCaso" Il «fantasma» sospeso e reintegrato

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    gioved? 23 novembre 2006

    Pagina 11- CAPITALE & LAVORO
      Il ?fantasma? sospeso e reintegrato
        Una lavoratrice di una coop di servizi per l'ospedale S. Andrea era stata licenziata per aver parlato con quelli di ?Report?

        Francesco Piccioni

        Roma
        Se ci hanno provato le Ferrovie dello stato, si devono esser detti ai vertici della cooperativa Begonia, perch? non dovremmo provarci noi? Detto fatto, appena finita la trasmissione di RaiTre Report sulle incredibili condizioni di lavoro all'interno della sanit?, hanno ?sospeso? la signora Eleonora Bussa, loro dipendente in servizio presso l'ospedale Sant'Andrea. La colpa? Ha risposto alle domande dei giornalisti sulla sua situazione contrattuale, sullo stipendio, il tipo di lavoro, ecc. Per lo stesso motivo, ricordiamo - e per la stessa trasmissione - erano stati licenziati quattro ferrovieri che avevano indicato alcuni buchi evidenti nella sicurezza del trasporto. Quella vicenda si sta trascinando ancora oggi tra scioperi e tribunali (uno di loro ? gi? stato riassunto), mentre a Eleonora ? giunta una lettera che la invitava a rispondere - tramite avvocato - entro 5 giorni alle accuse: affermazioni ?aventi contenuto palesemente diffamatorio?, che ?hanno gravemente compromesso l'immagine della cooperativa?. Stranamente, per?, non ? partita nessuna querela nei confronti di Report, segno che i contenuti non erano contestabili. Il lavoratori dell'ospedale - senza troppo stare a distinguere tra ?stabili? (ossia dipendenti pubblici) e ?fantasmi precari? (dipendenti dalle cooperative), si sono immediatamente mobilitati. Fino a convincere l'assessore regionale alla sanit?, Augusto Battaglia (Ds), a premere sulla cooperativa per il reintegro immediato di Eleonora. In serata l'assessorato era ancora presidiato dai lavoratori; il presidente di Begonia assicurava gli assessori Battaglia e Tibaldi che il provvedimento era stato ritirato. Ma la lettera a Eleonora non ancora arrivata.

        Nella sanit? pubblica, l'esternalizzazione di molti servizi non ha neppure una motivazione economica (spesso costano molto di pi? che se non fossero fatti con dipendenti interni). Spesso si tratta di pura intermediazione di manodopera, peraltro vietata persino da una normativa ultrapadronale come la ?legge 30?. La coop Begonia, per esempio, nel S. Andrea usa cinque lavoratori per gestire l'?ufficio relazioni col pubblico?, ovvero coloro che dietro lo sportello rispondono a domande come ?dove sta il paziente Tal de tali??. Non proprio un ?lavoro autonomo?.

        La trasmissione ha scatenato un putiferio nel mondo delle ?cooperative? che forniscono agli ospedali infermieri, portantini, pulitori, addetti al catering, ecc, perch? ha illuminato un verminaio cui si era spesso parlato su giornali come questo, ma che non era mai arrivato sotto l'occhio impietoso delle telecamere. La prima reazione - per esempio delle cooperative Osa e Capodarco - ? stata quella di far firmare ai propri ?soci lavoratori? una lettera in cui ci si dichiara in vario modo ?orgogliosi? di appartenere a quelle coop e ?personalmente offesi? dalla trasmissione. Peccato che la firma, stando alle testimonianze dirette, venga loro chiesta dai dirigenti al momento di incassare la busta paga. Ma il caso ? ormai esploso ed ? estremamente difficile ?rattopparlo? con i metodi usati fin qui. L'immediata presa di posizione di numerosi consiglieri regionali, sia della nuova maggioranza di centrosinistra che dei vecchi colleghi di Storace (cui viene da molti imputato un grande ruolo nel promuovere l'irresistibile ascesa dei costi della sanit?, nel Lazio e poi in Italia), dimostra che i vertici politici sono consapevoli di dover ?fare qualcosa?. Delle teste (ovvero dei contratti di appalto) dovranno cadere. Delle regole dovranno cambiare. E in modo visibile. Il Coordinamento dei ?lavoratori fantasma?, che ha immediatamente preso in mano la vertenza di Eleonora, punta l'indice contro la causa delle esternalizzazioni a favore delle coop degli ?amici degli amici?; ovvero il ?blocco della pianta organica? negli ospedali. Per il S. Andrea, ad esempio, ? stata prodotta una ipotesi di nuovo organigramma, spedito alla Regione per l'approvazione. Ma dopo tre mesi ancora non ? tornato indietro. Eppure da l? si pu? partire per ?stabilizzare i fantasmi?, fornire servizi migliori, garantire i diritti di chi lavora e... persino risparmiare qualcosa.

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