13/11/2006 ore: 10:18

"Governo" Prodi: «L’Italia è un Paese impazzito»

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    domenica 12 novembre 2006
      Pagina.2 - Economia/La manovra d'autunno


      Prodi: ?L’Italia ? un Paese impazzito?
        Sfogo del presidente del Consiglio: c’? chi non pensa pi? al domani e la Montalcini ? stata intempestiva

        Ugo Magri
        ROMA

        Romano Prodi ha la sensazione di guidare ?un paese impazzito che non pensa pi? al domani?, dove ?si fa finta che la situazione sia diversa da quella che ?, in cui si reagisce ?con una ferocia impressionante? ai tagli ?giusti, seri e meditati? decisi dal governo. Uno scatto di nervi accolto con grida bellicose dagli avversari, che lo considerano segno di debolezza, e un silenzio misericordioso da parte degli alleati. I quali ben sanno come il Professore sia particolarmente sotto pressione, alla vigilia dello scontro decisivo in Senato sul decreto fiscale e all’indomani di un Consiglio dei ministri sconcertante, fiera di rivalit? ed egoismi che (assicura chi meglio lo conosce) hanno molto amareggiato il premier.

        Prodi si ? sfogato in treno, mentre inaugurava il raddoppio della linea ferroviaria Bologna-Verona tra San Giovanni Persiceto e Crevalcore. Poi c’? tornato sopra (senza rimangiarsi nulla, anzi rincarando) a margine di un pranzo promosso nel capoluogo emiliano dall’Associazione Il Mulino. Le sue sventagliate hanno centrato parecchi bersagli, alcuni davvero imprevedibili. Come il premio Nobel Rita Levi Montalcini, senatore a vita, la quale aveva minacciato di non votare la legge finanziaria casomai contenesse i 300 milioni di tagli alla ricerca. Prodi se n’? risentito. E ha definito ?intempestive? le dichiarazioni della scienziata, finora sempre presente in Senato a fianco del governo nonostante i suoi 96 anni. Intempestive, ha spiegato il premier, ?in quanto si sta lavorando, scavando ogni piccola fonte per poter avere pi? soldi per la ricerca?, quindi ?non ritengo giustificato il grido d’allarme definitivo?.

        Ma nel mirino di Prodi ci sono soprattutto i poteri forti (anche se si guarda bene dal chiamarli cos?), cio? le grandi corporazioni economiche, i gruppi editoriali che lui riteneva amici e che invece lo trafiggono di critiche: ?Nessuno vuole tagliare le spese che lo interessano. Poi si dice “troppe tasse”... Ma la quantit? di imposte ? minima! Siamo sui 3 miliardi di euro su una Finanziaria di 40-41?. Ancora: ?Ogni categoria vuole essere trattata in un modo incompatibile con il futuro italiano. Cerchiamo di voltare pagina?, ha sbuffato, ?perch? ? inutile chiedere di tagliare le spese e poi, quando tagliano le tue, urlare. E’ inutile chiedere di dare qualche soldo in pi? alle persone che non hanno, e poi urlare. E’ inutile reclamare soldi per lo sviluppo e dopo, quando arrivano, fare finta che non ci sono...?.

        Un fiume in piena. Gonfio di indignazione verso gli ipocriti (?Nessuno pu? fare una frittata senza rompere le uova. Pensate che si possa guarire senza prendere la medicina? Davvero si crede ancora alle favole??). Traboccante orgoglio (?E’ ora che i politici governino anche scontentando, per fare il bene di tutti?) e perfino un certo gusto per la corrida. Quando una cinquantina di giovani del centro-destra l’hanno contestato, Prodi ha scosso la testa: ?Non cambio la Finanziaria perch? c’? chi fischia. Va tenuta ferma. Le proteste sono un aspetto fondamentale della democrazia?, ha soggiunto il Prof col pensiero rivolto alla manifestazione berlusconiana del 2 dicembre, ?ma guai se uno cambia la propria dottrina e il proprio comportamento?. Pronto a raccogliere l’appello del Presidente Napolitano per riforme largamente condivise (?E’ quello che ho sempre detto?) ma alle sue condizioni (?Fini dice che non c’? dialogo? E allora le riforme non si fanno?.

        Tostissimo a 360 gradi, alleati compresi: Antonello Soro, della Margherita, vi ha letto un invito alla responsabilit? rivolto a chi punta i piedi. Al limite della pazienza, tanto da lasciarsi scappare quel ?Paese impazzito? che, nella sua crudezza, ha lasciato senza parole Piero Fassino e a Francesco Rutelli. Teso in quanto, secondo il ministro ds Fabio Mussi, il presidente del Consiglio ?sente il peso di un passaggio non semplice?. Ma sicuro di farcela. ?Se la Finanziaria verr? approvata si ricomincer? finalmente a respirare e a crescere?, scommette Prodi. Nell’intimo ?estremamente tranquillo perch? la gente far? i suoi conti e, quando si vedranno le conseguenze della Finanziaria, sar? contenta?. Per ora gli umori collettivi sono pessimi, ma ?questo non mi fa paura poich? non ci sono elezioni imminenti?. Ora ? tempo di semina, quello del raccolto verr?.

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