18/7/2006 ore: 11:20
"Governo" L'assedio dei tassinari
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Pagina 7 - Politica LA PROTESTA - PER TUTTA LA GIORNATA TRAFFICO IN TILT NEL CENTRO DI ROMA. AGGREDITO UN GIORNALISTA Botte e cori da stadio ?Abbiamo vinto noi? PAOLO BARONI ?La trattativa va avanti, grattamoce...?. Da ore i tassisti bivaccano in piazza Santi Apostoli, inchiodati l? sotto un sole impietoso dalle forze dell’ordine. Oltre non si pu? andare: il centro ? blindato. Si aspettano notizie dal ministero e si spera. ?I nostri sindacalisti devono mettere le palle sul tavolo? urla uno dei pi? agitati. A tarda sera, quando a trattativa conclusa il gruppone dei delegati arriva in piazza, scoppia l’applauso. Saltano tutti in piedi, anche quelli venuti da pi? lontano che per la stanchezza si erano messi a dormire per terra staccando pezzi di manifesti dai muri. Le ?buone notizie? li hanno preceduti di pochi minuti: ?Via il cumulo delle licenze, via le doppie targhe: abbiamo vinto!? fa sapere via telefono Loreno Bittarelli dell’Unione radiotaxi italiani. ?Il documento non va bene, va benissimo?, urlano dal palco. Il pi? soddisfatto ? Carlo Bologna, il presidente dell’Associazione italiana taxi, accolto da una vera ovazione. Assieme al fratello Davide ha passato la giornata ad arringare i colleghi, a urlare rabbia e insulti. Contro i politici e contro i giornalisti. Pi? che uno sciopero quella di ieri aveva l’aria della giornata dell’orgoglio, orgoglio ?tassinaro? ovviamente. Con contorno di minacce e violenze. All’appuntamento fissato di prima mattina al Circo Massimo si erano presentate solo poche centinaia di macchine, e qualcuno temeva gi? il flop. Poi il corteo si ? via via ingrossato e a mezzogiorno in piazza Venezia erano gi? in 2-3 mila. Sono arrivati da Napoli e da Firenze, da Milano, Bologna, Genova e Torino. Traffico in tilt, ovviamente bloccato per tutta la giornata il Circo Massimo, chiuse per ore via del Corso, via IV Novembre e via del Plebiscito, oltre 30 linee di autobus deviate. ?Siamo noi, i taxisti dell’Italia siamo noi?, cantavano a squarciagola. E poi via col ?po-poropopo-pop? che fa tanto partita di calcio. Per strada passa una bella ragazza e subito parte un’ola. Uno urla: ?Veltroni, Bersani....? e dalla testa del corteo parte un pernacchio a sfottere degno di Eduardo. Nessuno si salva da insulti e invettive, soprattutto i giornalisti. Quelli di Sky, ?che dicono che ci stiamo menando e nunn?vvero?; quelli del Tg3 e del Tg1 che hanno parlato di ?violenze?, come l’aggressione al cronista del ?Corriere? Paolo Foschi avvenuta in mattinata. ?Ma quali violenze? Questa ? una tv di regime: sfido a portare qui davanti a me il giornalista aggredito questa mattina?, gridano dal loro palco i tassisti mentre attraversano piazza Venezia. Il referto medico parla chiaro: sei giorni di prognosi. Voci di altri incidenti, poi smentite, rimbalzano a lungo da una parte all’altra della citt?: per i tassisti ?sono solo infamit?, per il governo sembra quasi una pistola puntata alla tempia. In piazza animi esacerbati e clima via via sempre pi? teso. Una decina di persone sta in piedi su un camioncino preso a nolo e urla a squarciagola dentro a un microfono. Tutti gli altri seguono a piedi, sotto un sole che scioglie l’asfalto e i tanti turisti stranieri che non capiscono e assistono increduli alla scena. Ad aprire il corteo c’? una monovolume con uno striscione sul cofano: ?Bersani spacci per oro una riforma da cani?. Aldo, che gli amici hanno soprannominato D’Artagnan, un uomo di mezza et? tutto pelle e ossa, si ? addirittura fatto crocifiggere seminudo su due tavole di legno. A suoi piedi una scritta: ?Restituiteci il nostro pane. Amen?. Lui spiega che si ? fatto legare mani e piedi e portare in processione per ?simboleggiare la passione che sta vivendo tutta la categoria?. Rester? cos? tutto il giorno, in croce davanti al portone degli uffici di Prodi. Cercano la solidariet? dei cittadini, ma pochi si fermano ad ascoltarli. ?Dieci anni fa facevamo in media 22 corse al giorno - grida lo speaker di turno - oggi se va bene ne facciamo dieci. Guadagniamo 1500 euro al mese, ma adesso se raddoppiano le licenze finiamo a 800: ci vogliono ridurre alla fame! Alla fameeeeee!!!. E i napoletani? Loro stanno anche peggio: rubacchiando magari qualcosina non arrivano a 40 euro al giorno?. E ancora: ?Noi 1500 euro, mentre loro c’hanno tutto? insiste Bologna jr. ?Loro? sono ovviamente i politici. Altro coro: ?Pezzo di merda, Prodi pezzo di merda?. E ancora: ?Chi non salta ? di sinistra, chi non salta ? sinistra...?. Sembra di stare allo stadio mentre invece siamo nel cuore di Roma. Paralizzata e sconvolta. Con Polizia e Carabinieri che bloccano strade e vicoli per tenere isolata tutta l’area attorno a palazzo Chigi. A fine giornata arriva l’intesa e il clima cambia all’improvviso: la tensione di scioglie e ripartono i cori da stadio. Nessun incidente alla fine, e ringraziamenti per tutti, dal Prefetto Serra al sindaco Veltroni. Bandiere al vento, quelle del 3570, e tutti a cantare il solito ?po-poropopo-pop?. |