20/10/2006 ore: 12:50

"Gdo" Coop e Briatore, amici per la pillola

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    CORRIERECONOMIA di luned? 16 ottobre 2006

    Pagina 14 - Personaggi
      Effetto liberalizzazione
      Il business dei medicinali negli ipermercati vale un fatturato di almeno 130 milioni. ?Non diamo pagelle politiche?
        Coop e Briatore, amici per la pillola
          Il gruppo di Soldi tratta con la Pierrel partecipata dal re del Billionaire. Per fare farmaci generici propri

          di Alessandra Puato
            L a santa alleanza, la Grosse Koalition italiana dell’aspirina. Chiss? se il ministro diessino Pierluigi Bersani immaginava che il suo decreto potesse tanto: mettere insieme, sull’affare dei generici, la rossa Coop di Aldo Soldi con il costasmeraldino Flavio Briatore, direttore del team Renault Formula 1 nonch? fondatore della discoteca Billionaire; e con Canio Mazzaro, imprenditore farmaceutico nonch? marito di Daniela Santanch?, deputato di An. Il decreto Bersani sulle liberalizzazioni apre alla grande distribuzione la vendita dei farmaci da banco. La Coop, che ? stata la prima a partire con i corner Coop Salute, ? interessata a sviluppare medicinali a marchio: la famosa ?aspirina Coop?. Ma chi produrr? per lei questi farmaci? Probabilmente la Pierrel, l’ex spin off di Pharmacia & Upjohn che qualcuno ricorder? per il dentifricio AZ 15 (venduto alla Procter) e oggi vanta d’essere ?la prima quotata in Europa nella ricerca e sviluppo di farmaci su commissione?, oltre che ?il leader italiano negli anestetici dentali locali?. E di chi ? la Pierrel? Di Briatore e Mazzaro, appunto. Nel consiglio siede anche, come indipendente, Marco De Benedetti, capo in Italia di Carlyle, il fondo Usa vicino al Pentagono e interessato a Tim. E fino a ieri era certa anche una quota, pur irrisoria, di Unipol in Pierrel. Business is business.
              Nulla ? ancora definito ma ci sono stati, ammettono le parti, ?incontri esplorativi?. ?S?, con Pierrel abbiamo contatti, ma anche con altri - dice Vincenzo Santaniello, responsabile del progetto Coop Salute -. Tra fine ottobre e novembre qualcosa si potrebbe incominciare a chiudere, ma non sappiamo ancora con chi. Per noi l’importante ? fare le cose bene e sul terreno dei farmaci a marchio ci muoviamo con cautela. Guardiamo la correttezza e la coerenza sui valori etici di Coop, non diamo pagelle politiche?. E Canio Mazzaro, presidente e amministratore delegato Pierrel, conferma: ?Ci siamo sentiti. La Coop ha bisogno di un produttore affidabile. Chi ? l’unico che ha questa missione? Chi fa produzione per terzi? Solo noi siamo quotati e il nostro obiettivo ? il contract manufacturing e il contract research, la ricerca e produzione con marchi d’altri. Abbiamo 25 persone sulla ricerca in outsourcing a Zurigo, contiamo di arrivare a 300 in Europa nel 2007. Con Coop si tratta di valutare prezzi, quantit? e tipologia di prodotti. Qualora le condizioni di mercato lo consentissero, si potrebbe prevedere un’ipotesi d’accordo in tempi brevi?.
                Quel che ? certo ? che per Pierrel, portata in Borsa in conflitto d’interesse il 23 maggio scorso da Banca Akros (Bpm) e Centrosim (Bpu), che non riesce a schiodarsi dal prezzo di collocamento (6 euro, -0,7% a mercoled? scorso, picco a 6,23 il 4 settembre), sarebbe un bell’affare: se il mercato dei generici parte, la commessa della grande distribuzione ? strepitosa. Tanto che, dicono voci di mercato, sarebbe interessata anche la Reckitt Benckiser, che rilev? Mira Lanza: ha acquistato Boots Healthcare International, la grande catena inglese che vende farmaci da banco.
                  Finora la Coop Ancc, l’associazione cooperative di consumatori presieduta da Soldi -una corazzata col pallino della filiera nazionale (e Pierrel ? tutta italiana), con 1.300 punti vendita, il 17% di quota di mercato, 6,2 milioni di soci, 10 miliardi di fatturato e 252 milioni di utile nel 2005 -ha aperto 20 corner Coop Salute in ipermercati e supermercati, con obiettivo di 150 entro il 2007. Vendono farmaci: per ora, nel 95% dei casi, non generici, anche per gli ostacoli opposti da Big Pharma e farmacie e la difficolt? di selezionare i generici ?buoni?. Comunque, gli sconti vanno dal 20% del Betotal al 30% del Lasonil. Funziona.
                    In ogni corner entrano circa 300 consumatori al giorno. Spendono sui 7-9 euro ciascuno per l’acquisto di medicinali. Con i 330 giorni all’anno lavorativi Coop, significa un incasso potenziale annuo da farmaci di circa 130 milioni di euro. Certo, non ? detto che ne nasca redditivit?. Le farmacie hanno un margine del 25-50%, la grande distribuzione, con gli sconti, del 10%. ?Con i costi d’installazione e gli stipendi dei farmacisti si va in perdita?, dice Santaniello. Perci? la Coop sta valutando di fabbricare farmaci a marchio proprio. Augurandosi, per sbloccare la domanda, che il resto della grande distribuzione la segua. ?Abbiamo due strade per sviluppare i generici, che in Italia non decollano perch? tutta la filiera li ha ostacolati e non ci sono strutture commerciali forti - dice Santaniello -. Prendere quelli che hanno gi? l’autorizzazione e metterli in commercio o partire da zero: trovare un produttore di molecole che elabori la formula, la sviluppi, poi chieda l’autorizzazione. Un processo lungo?. ? qui che entra in gioco la Pierrel di Briatore e Mazzaro.
                      ?Io sono uno sleepping partner - si schermisce Briatore, che attraverso il trust olandese Beleggingsmaatschappij Hawo ? socio al 48,3% della P Farmaceutici (il resto ? di Mazzaro), la holding che controlla il 60% di Pierrel -. Non sono in consiglio e non mi occupo della gestione. Sono entrato otto anni fa a scopo d’investimento, perch? ero amico di Mazzaro e mi piaceva il progetto. Non credo di dismettere la partecipazione, avr? sempre pi? valore?. Lo pensa anche l’ingegner Mazzaro. ?Prevediamo di chiudere il 2007 in utile e con oltre 30 milioni di fatturato, il doppio del 2005; contiamo di diventare leader mondiale negli anestetici dentali entro il 2008 -dice il primo socio di Pierrel, che il mese scorso ha rilevato uno stabilimento a Chicago dall’americana Dentsplay e intende fare un paio d’acquisizioni quest’anno -. Stiamo valutando il settore dei generici da otto mesi, con un manager olandese. Abbiamo allo studio 25 prodotti i cui brevetti scadranno dal 2009 al 2013. Potremmo fare prodotti-copia da vendere in tutta Europa, dove si prevede che il mercato dei generici passer? da 10 a 20 miliardi di euro?. In Italia Pierrel produce da 50 anni, a Capua: anestetici (anche per Astra Zeneca), iniettabili, sciroppi. Ha una reparto di produzione di solidi orali ancora fermo. ? perfetto per l’aspirina Coop. Se Briatore e Mazzaro passano l’esame.

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