23/1/2004 ore: 11:49

«Francesca Tanzi faceva la padrona a Parmatour»

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venerdì 23 gennaio 2003

«Francesca Tanzi faceva la padrona a Parmatour»

PARMA — Francesca Tanzi «padrona» di Parmatour. In nome della famiglia.
Anche se la trentaseienne figlia del cavalier Calisto Tanzi, all'interno della più importante società turistica di famiglia, non aveva altre cariche oltre a quella di consigliere di amministrazione. Il ritratto esce dalla sentenza con la quale il tribunale civile ha dichiarato lo stato d'insolvenza di Parmatour. Un ritratto sbalzato da Angelo Cardile, ultimo presidente e amministratore delegato di Parmatour.
Secondo Cardile esisteva «un'unica direzione societaria». «Le direttive sulla gestione — ha riferito Cardile — provenivano dalla famiglia Tanzi. Ricordo, in particolare, che prima del mio arrivo, era stata concordata quasi definitivamente la sostanziale cessione di un ramo di azienda alla società Bopa. L'affare non venne portato a termine a causa del divieto della dottoressa Tanzi la quale era evidentemente portatrice delle direttive della famiglia. Le stesse dimissioni del precedente amministratore delegato, dott. Tedesco, sono state motivate principalmente con profonde divergenze con la dottoressa Tanzi che, nonostante la sua apparente veste di componente del cda e dipendente, sostanzialmente si comportava come fosse la proprietaria e in effetti ne aveva la sostanziale autorità».
Al 15 dicembre Parmatour aveva debiti per 418.845.789 euro e uno stato patrimoniale attivo di 467.758.683 euro. I debiti scaduti e non pagati al 30 dicembre erano di 46 milioni con altri 13 milioni di euro di indebitamento in scadenza.
Le disponibiità liquide erano di 1.025.1296 euro.Fra le pieghe dell'inchiesta è emerso anche che nell'aprile 2003, a soli tre mesi dalla nascita della società, venne creato un consorzio interbancario con una decina di istituti e Calisto Tanzi garantì attraverso due fideiussioni, di 600 e di 300 milioni di euro.
Ieri mattina è andata deserta l'assemblea dei soci che avrebbe dovuto eleggere il nuovo consiglio di amministrazone e quello dei sindaci.

Gabriele Moroni

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