18/10/2006 ore: 10:55

"Finanziaria" Spariscono gli sconti sul bollo auto

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    mercoled? 18 Ottobre 2006
      Pagina 9 - Economia
        LA LEGGE DI BILANCIO 2007 - NIENTE PI? ESENZIONE PER CHI ACQUISTA I VEICOLI NON INQUINANTI ?EURO TRE? ED ?EURO QUATTRO?. SCOMPARE LA TASSA DI REGISTRO SULLA CASA
        Spariscono gli sconti sul bollo auto
        Fondi trasferiti al trasporto pubblico. Torna la tassa di successione. Visco: l’Irpef pu? cambiare

        Stefano Lepri
        ROMA
          Niente pi? incentivo a comprarsi un’auto che inquina meno. L’esenzione dal bollo, per due, a favore delle nuove automobili ?Euro 4? e delle future ?Euro 5?, scompare. Quei soldi, 170 milioni di euro, andranno invece a finanziare i trasporti pubblici locali: una maggiore spesa invece di una minore entrata. Cos? hanno deciso, a sorpresa ma unanimi, i capigruppo della maggioranza alla Camera. Sar? cos? modificato il decreto-legge fiscale, prima e pi? urgente parte della manovra 2007, per il quale ? sempre pi? probabile il ricorso al voto di fiducia.
            Un’altra novit? ancora da definire consiste in ritocchi alla nuova struttura dell’Irpef, per assicurare che nel 2007 sotto i 40.000 euro di reddito ci guadagnino proprio tutti. Resta l’intenzione redistributiva di togliere a chi guadagna pi? di quella cifra per dare a chi guadagna di meno; per? si elimineranno alcune incongruenze che erano state notate dagli esperti. In ogni caso, spiega il sottosegretario all’Economia Mario Lettieri, si inserir? una ?clausola di salvaguardia? che eviti qualsiasi peggioramento rispetto all’Irpef attuale.
              Il governo sembra disposto a pagare un prezzo di mancato gettito per questi ritocchi ora allo studio agli scaglioni, alle aliquote e alle detrazioni Irpef. Come pure lo pagher? per reintrodurre la tassa di successione solo sulle grandi fortune, come concordato ieri dai capigruppo della maggioranza. Scompare l’aumento delle imposte di registro sulla casa in caso di eredit?, che era stato definito una tassa di successione mascherata, e che avrebbe fruttato 200 milioni di euro all’anno.
                Infatti la resuscitata imposta di successione avr? una soglia di esenzione altissima, un milione di euro per erede in linea diretta, calcolando le case al valore catastale che oggi ? circa un terzo del prezzo di mercato. Il gettito sar? modesto, e certo inferiore a quello dell’aggravio sull’imposta di registro che avrebbe avuto una franchigia di 250.000 euro, gi? sufficiente ad escludere il 99% degli alloggi censiti dal Catasto. Gli eredi diretti pagheranno il 4% di imposta sulla parte eccedente il milione di euro; gli eredi non diretti il 6% o l’8% sull’intera somma, senza franchigia.
                  ?L’esenzione sar? pari a circa 2-3 milioni di valore reale delle case - sostiene Enrico Franceschini, capogruppo dell’Ulivo - e perci? siamo in linea con quanto detto in campagna elettorale, sul ripristino della tassa di successione solo sui grandi patrimoni?. Nonostante l’equivoco della ?manovra salita a 40 miliardi? sulle cifre dell’ufficio Bilancio della Camera, in realt? l’importo nei primi giorni di esame parlamentare sembra gi? eroso. Il viceministro dell’Economia Vincenzo Visco ha intanto confermato la nuova imposta unificata al 20% su tutti i guadagni finanziari; i titoli in circolazione cominceranno a pagarla sulle nuove cedole maturate.
                    Ancora in forse ? invece la tassazione secca al 20% sui redditi da affitto, ora inclusi nell’Irpef. Molti nel governo sono favorevoli ma Visco prende tempo: introducendo la nuova aliquota adesso si perderebbe molto gettito, 1-2 miliardi di euro, senza ottenere nulla, perch? chi incassa in nero continuerebbe ad evadere (?visto che pagare zero resta sempre meglio di apgare il 20%?). Occorre ?studiare provvedimenti per far emergere il nero?, come si sta facendo, dopodich?, e si spera sia ?presto?, si potr? realizzare l’impegno dell’aliquota unica al 20%.
                      ?Insomma, io le tasse le voglio ridurre, ma prima le devono pagare tutti e poi ci possono essere le riduzioni? insiste Visco; e all’opposizione che lo ?dipinge come un perverso tassatore? propone ?un accordo sulla lotta all’evasione fiscale? ferme restando tutte le differenze tra destra e sinistra. Per il viceministro incaricato delle Finanze, il fisco dovrebbe essere considerato come l'Arma dei Carabinieri, ?che ? molto ben vista dai cittadini ma poi li arresta? se commettono reati.

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