27/10/2005 ore: 11:35
"Finanziaria" Soldi alle famiglie, l’Udc minaccia la crisi
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Pagina 5 PrimoPiano LA FINANZIARIA 2006 LE TENSIONI ALL’INTERNO DELLA MAGGIORANZA SI ALLARGANO ALLA MANOVRA. NESSUNA CONCESSIONE AGLI ENTI LOCALI Calano un po’ le risorse per le famiglie, salgono quelle per la Cultura che recupera 140 milioni ma la decisione crea un caso con i centristi che arrivano a minacciare - solo per qualche ora - la crisi di governo. Il vertice di maggioranza di ieri non ha trovato la soluzione definitiva, anche se sembra ormai certo che ci sarà un bonus a favore dei nuovi nati del 2005 e del 2006. Mille euro per tutti i secondogeniti di quest’anno e del prossimo. Si tratta di circa 240 mila bambini per i quali il governo sarebbe pronto a stanziare due terzi del miliardo che rimane per il pacchetto famiglie. Scendono invece le quotazioni del bonus per acquistare i libri di scuola: potrebbe essere sostituito da un sostegno economico per i figli che frequentano asili e materne private, il 40% della platea delle scuole cattoliche italiane. E mentre il vicepremier Gianfranco Fini ribadisce che «non ci saranno condoni», non si placa la tensione fra il governo e gli enti locali. Con una novità: il premier ha chiesto 48 per decidere il da farsi sul taglio da 500 milioni al Fondo sociale. SCONTRO NELL’UDC. Complici le fibrillazioni per la scelta del nuovo segretario, si è trasformato in un casus belli con la maggioranza e all’interno dell’Udc il taglio di 140 milioni del Fondo per le famiglie. FONDO SOCIALE. Resta alta intanto la tensione tra governo ed enti locali sui tagli della Finanziaria ma soprattutto per la mancata erogazione della seconda tranche del Fondo sociale. Ieri Regioni, Province e Comuni hanno incontrato il premier per fare il punto della situazione e chiedere risposte «precise» sui «pesanti» tagli previsti. Il premier, un po’ a sorpresa, ha chiesto «48 ore di tempo per decidere il da farsi». La questione sarà all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di venerdì. Più ottimista il presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti: «Tremonti ci ha detto che entro il 10-12 novembre il governo presenterà il maxiemendamento». Al Senato non dovrebbero arrivare nessun condono: «Non ci saranno», ha detto ieri il vicepremier Fini. Tipi di «interventi giustificati solo se eccezionali, altrimenti diseducativi». Spunta invece nuovamente all’orizzonte (sarebbe la terza volta) l’assicurazione obbligatoria per le calamità naturali. L’ITER DELLA MANOVRA. Mentre la maggioranza si divide sulle risorse, a palazzo Madama proseguono i lavori parlamentari sulla manovra dopo lo scivolone della prima votazione di ieri. Via libera a Riscossione spa, alle misure per il contrasto all'evasione fiscale, all'aumento delle sanzioni per le contraffazioni di merci, portandole da 20.000 euro a 1 milione. [a.ba.] |