"Finanziaria" Draghi non è convinto
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venerd? 13 ottobre 2006
Pagina 2 - Economia
BANKITALIA PRIMO GIUDIZIO SULLA LEGGE DI BILANCIO PRESENTATA DA PADOA-SCHIOPPA, CON QUALCHE CONVERGENZA CON LE CRITICHE DELLA CONFINDUSTRIA
La Finanziaria non convince Draghi
Il governatore: bene l’entit? della manovra, ma ci sono pochi tagli alle spese e troppe tasse
Stefano Lepri ROMA
Troppe entrate, troppo pochi tagli alle spese. Il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi approva in quantit? la manovra 2007 del governo, ne critica la composizione e pi? in dettaglio diverse parti. Occorre evitare, ha spiegato ieri a deputati e senatori delle commissioni Bilancio, che l’?ampio ricorso a misure di incremento del prelievo? deprima l’economia. La strada che suggerisce ? impegnarsi a restituire presto una parte degli aggravi fiscali e lavorare con pi? impegno a ridurre la spesa.
Poco prima, sempre alla Camera, il ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa aveva confermato l’impegno del governo a restituire ai contribuenti in minore tassazione ?una parte rilevante? delle somme recuperate dall’evasione fiscale; ma senza prendere impegni di tempo, perch? occorre ?attendere i risultati dell’azione?. Ma Draghi ? preoccupato degli effetti negativi che si possono avere subito, se il governo non tranquillizzer? il Paese passando a ?realizzare con rapidit? le riforme necessarie nei principali comparti di spesa?, a cominciare dalla previdenza (e qui converge con Confindustria).
Nel giudizio misto di ombre e luci pronunciato dal governatore della Banca d’Italia, il governo ?va nella direzione giusta sui saldi? ovvero ? intervenuto sui conti pubblici nell’importo appropriato (mentre l’opposizione sosteneva che sarebbe bastato molto meno). Ma ?in un’ottica di medio e lungo termine la manovra presenta alcuni aspetti problematici? soprattutto perch? ?dovrebbe determinare per il secondo anno consecutivo un aumento del peso delle entrate sul prodotto? riportando la pressione fiscale ?in prossimit? dei livelli pi? elevati registrati in passato nel nostro Paese?.
Al contrario ?la manovra lascia sostanzialmente invariate nel 2007 le spese correnti tendenziali? pur se fa uno sforzo per migliorarne la composizione. Draghi ammette che ? difficile tagliare le spese da un momento all’altro, e riconosce che nel disegno di legge finanziaria compaiono ?risparmi crescenti nel tempo? per tre grandi comparti di spesa, ?scuola, sanit? e finanza pubblica?; ma ?? importante che l’azione diventi pi? incisiva e sia estesa ad altri comparti? con un riesame generale, come altri Stati hanno fatto, di tutte le voci della spesa. Per la previdenza, innanzitutto, si deve attuare il memorandum di intesa tra governo e sindacati con ?misure in grado di aumentare l’et? effettiva di pensionamento?.
Nel dettaglio le critiche del governatore si concentrano sul Tfr e sulle modifiche fiscali. Nella sua descrizione, trasferire all’Inps una quota dei nuovi accantonamenti al Tfr ? per lo Stato un modo piuttosto costoso di finanziare investimenti senza trasgredire alle regole europee di bilancio, e pu? entrare in conflitto con il lancio della previdenza integrativa; per? non comporta il danno che gli industriali lamentano. Se ? vero che ad alcune piccole imprese potr? causare ?problemi di liquidit?, per il sistema industriale nel suo insieme si tratta di un problema ?trascurabile?, 300 milioni di euro contro un vantaggio di 4,7 miliardi ottenuto dal calo del ?cuneo? (le cifre coincidono con quelle di Padoa-Schioppa).
L’incremento della pressione fiscale Draghi lo stima in 0,8 punti per quest’anno, le prevede in ?oltre mezzo punto? per il 2007 (sono cifre analoghe a quelle gi? fornite dall’Isae: 41,4% nel 2006, 41,9% nel 2007); ed ? un peso sull’economia del Paese che deve restare il pi? possibile temporaneo. E’ provato dall’esperienza degli altri Paesi, insiste, che ?le correzioni di bilancio operate attraverso il controllo della dinamica della spesa hanno effetti pi? duraturi?.
Considerando insieme modifica dell’Irpef, ritocco ai contributi Inps, assegni familiari e drenaggio fiscale, la Banca d’Italia calcola che il dipendente medio dell’industria guadagner? 230 euro all’anno se con coniuge e due figli a carico, ne perder? 120 se singolo. Tra le righe, si pu? leggere il dubbio che della modifica dell’Irepf fosse meglio farne a meno, dato anche che ?frequenti cambiamenti della struttura del sistema tributario accrescono l’incertezza?. Il calcolo di Padoa-Schioppa, diverso perch? ristretto a Irpef e assegni familiari, ? invece che ?il governo ha ridotto le tasse a 9 italiani su 10?.
Concludendo, il governatore ha voluto giudicare invece ?particolarmente apprezzabili alcuni aspetti fondamentali della manovra? come lo sforzo per le infrastrutture, ?la riduzione dle ricorso a condoni o a sanatorie?, la lotta all’evasione fiscale, ?la riduzione dell’Irap, che peraltro deve rappresentare solo un primo passo?. E ripete di apprezzare ?la volont? del governo di perseguire con decisione lo sforzo del risanamento? riportando il deficit entro la regola europea del 3% del prodotto lordo. Ad alcune voci dell’opposizione questa ? parsa una clamorosa bocciatura di Prodi e di Padoa-Schioppa; a voci della maggioranza, un giudizio nell’insieme favorevole.
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