7/11/2006 ore: 10:43
"DossierTfr" Occasione storica (C.Damiano)
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Pagina I (segue a pag.VI) Dossier Tfr Fondi pensione per cambiare il futuro della previdenza sociale Ministro del Lavoro La misura si inquadra nella serie di provvedimenti fra i quali ? contemplata anche la verifica del sistema previdenziale. Infatti, le riforme intervenute a partire dagli anni '90 si sono susseguite secondo un progetto coerente, in grado di perseguire con lungimiranza fini di equit? sociale. La previsione di possibili, successivi adeguamenti faceva parte del disegno iniziale, consentendo di rispondere attraverso interventi organici e compatibili con il quadro generale, a nuove esigenze eventualmente sopraggiunte. Queste ultime, dopo che la legge Dini ha stabilito le modalit? del passaggio dal sistema retributivo al sistema contributivo, si sono davvero manifestate, stanti il forte aumento dell'aspettativa di vita e la flessibilizzazione del mercato del lavoro intervenute dopo il 1995. Ovviamente, va posta la dovuta enfasi sulla positivit? della principale ragione dell'invecchiamento della popolazione che, a sua volta, impone l'adozione in tempi brevi di tanti adeguamenti: la durata della vita media si ? fortunatamente allungata e a ci? si associano anche condizioni di salute migliori. ? un dato di fatto positivo che dobbiamo gestire proficuamente, in modo tale da mantenere l'attuale, crescente trend della speranza di vita e migliorare contemporaneamente anche il benessere economico e sociale. Dunque, al fine di mantenere in equilibrio il sistema, si ? scelto di percorrere due vie parallele e complementari: da un lato, all'indomani dell'approvazione della Legge Finanziaria, si dar? il via al confronto con le forze sociali per definire gli interventi di manutenzione della riforma Dini secondo un progetto di ampio respiro (tratteggiato in un altro apposito memorandum siglato con le parti sociali lo scorso 26 settembre), dall'altro, nella manovra finanziaria stessa (oltre all'incremento delle aliquote contributive dei lavoratori parasubordinati) si ? inserita l'anticipazione dell'avvio della previdenza integrativa, le cui modalit? sono state condivise tramite il citato Memorandum d'intesa sul TFR. Il menzionato memorandum, tra le altre cose, ha anche visto l'intesa delle parti sui criteri di destinazione all'INPS del TFR maturando, che i lavoratori non destineranno ad alcun fondo pensione: a differenza di quanto prevedeva l'originario disegno di legge finanziaria, la parti hanno convenuto di far ricadere l'onere della devoluzione all'INPS dell'intero ammontare del TFR inoptato sulle aziende con almeno 50 dipendenti, senza imporre gravami alle aziende con un numero di dipendenti inferiore. La decisione mira a non coinvolgere le piccole imprese che, di gran lunga prevalenti nel tessuto produttivo nazionale, rappresentano un fondamentale motore dell'economia italiana e che, d'altra parte, incontrerebbero maggiori difficolt?, rispetto alle grandi e grandissime imprese, ad ottenere finanziamenti a tassi di interesse accettabili presso gli istituti bancari. Tuttavia, il governo ritiene decisiva, da parte di giovani e meno giovani, la scelta di destinare il trattamento di fine rapporto ai fondi pensione e punta ad ottenere la massima adesione; pertanto curer? l'avvio di una valida campagna informativa che inizi da gennaio del prossimo anno e si protragga per la durata dell'intero semestre riservato all'opzione, che renda edotti lavoratrici e lavoratori sui termini reali della questione, dissipando dubbi ed eliminando pregiudizi. D'altro canto, la presenza di grandi fondi pensione, che sono anche potenti soggetti investitori, sarebbe altamente benefica per l'articolazione del capitalismo italiano e contribuirebbe a restituire vitalit? ad un mercato mobiliare italiano che ? comunemente e giustamente considerato asfittico. Insomma, il Memorandum d'intesa per l'individuazione di obiettivi e linee di una revisione del sistema previdenziale e il Memorandum d'intesa sul Trattamento di Fine Rapporto si qualificano come un'assunzione di responsabilit? di questo Governo che, riconoscendo alle parti sociali il loro essenziale ruolo, mira a garantire l'equilibrio del sistema pensionistico nel breve e nel lungo periodo. |