16/5/2005 ore: 9:48
"Cult&Info" Un Pieno di Colza Super (J.Fo)
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Un giorno mia madre, Franca, parlando con un gruppo di socie della Puliscoop di Forlì, scoprì che queste donne avevano avuto un’idea geniale. Il loro lavoro consisteva nella manutenzione dei giardini pubblici e con i loro mezzi agricoli si trovavano a lavorare in mezzo ai bambini che giocavano e si erano accorte che li asfissiavano con i gas di scarico. «Possibile che non ci sia qualche cosa di meno puzzolente e velenoso per far andare un trattore o un camion?». Si erano informate e avevano trovato la soluzione sostituendo il diesel con biodiesel, una miscela formata dal 90% di olio di semi (generalmente colza, ma tutti gli olii vegetali vanno bene, è solo una questione di prezzo) e 10% di alcool. Così non gasavano più i bambini. A mia madre sembrò una cosa incredibile. «I diesel vanno a olio? Tutti?» esclamò sbalordita e iniziò a informarsi. Il Comitato «Un Nobel per i Disabili» aveva ricevuto una generosa sponsorizzazione da Autogerma (Volkswagen). Quindi Franca telefonò chiedendo di poter parlare con i loro tecnici. Fu stupefatta nello scoprire che tutte le auto del gruppo Volkswagen erano omologate per essere alimentate a biodiesel. Non solo, si trattava di un carburante talmente migliore del gasolio che la squadra di rally della Volkswagen aveva scelto di alimentare le auto durante le gare, vincendo i campionati mondiali dei quell’anno (1999). E così scoprimmo che molti motori diesel (tedeschi, francesi, svedesi) erano già omologati per funzionare con il biodiesel, dal momento che lo si utilizzava da tempo nel resto dell’Europa. Scoprimmo anche che le altre auto, nell’usare il biodiesel, avevano solo problemoi provocati da tubi e guarnizioni che si scioglievano a contatto con l’olio di semi. Ma alcuni meccanici avevano iniziato da tempo a eseguire modifiche per ovviare a questo inconveniente con una spesa intorno ai centodieci euro. Nessuno di noi aveva mai sentito parlare di questo biodiesel e ben presto ci rendemmo conto che era una possibilità per ridurre l’inquinamento quasi sconosciuta in Italia, almeno dal grande pubblico. Quando se ne parlava la gente ti guardava spesso come se fossi un marziano ubriaco: «Olio nel motore?!?». Questa è l’anticipazione di un brano di «Olio di colza e altri 30 modi per risparmiare, proteggere l’ambiente e salvare l’economia», il libro che troverete da domani in edicola con «l’Unità». Lo ha scritto Jacopo Fo assieme a Dario e a Franca Rame, ma ci sono i contributi anche di Simone Canova, Maurizio Fauri, Maurizio Pallante, Maria Cristina Dalbosco. |