23/3/2006 ore: 11:35
"BladeRunner" Cecchi Gori: sto con Bossi, una persona vera
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Pagina 5 - Primo Piano CANDIDATO PER LA LEGA-MPA LA RINASCITA DELL’EX PRESIDENTE DELLA FIORENTINA, EX SENATORE DEL PARTITO POPOLARE, EX PROPRIETARIO DI TMC La giornata con il candidato, se il candidato ? Vittorio Cecchi Gori, trascorre ai bordi di un campo da tennis. ?Du’ ore al giorno, tutti i giorni, se Dio vuole e manda il buon tempo?. Tutti i giorni, all’Hilton di Monte Mario, albergo celebre per il lusso e la vista totale sulla citt?. Uno vorrebbe sapere qual ? il punto migliore, quass?, da cui vedere Roma, ma Cecchi Gori batte in demi-vol?e e puntualizza: ?Ma te sei venuto qua per me, non per il panorama?. In effetti. Il maestro si chiama Mario, ?come il mi’ babbo, che oggi, primo giorno di primavera, sarebbe il su’ compleanno?. Mario pare un maestro piuttosto soddisfatto. Domanda: ?Cecchi Gori gioca meglio col diritto o col rovescio??. Risposta: ?Ma ? fortissimo con tutti e due i colpi?. Replica: ?Vabb?, ci sar? uno meglio dell’altro?. Sentenza: ?Diciamo che ? pi? bravo col rovescio, ma col diritto ? devastante?. A sessantaquattro anni, il produttore cinematografico, l’ex presidente della Fiorentina, l’ex senatore del Partito popolare, l’ex proprietario di Telemontecarlo, vive tempi buoni, a giudicare dagli affetti. Qui, a bordo campo, gli uomini della sicurezza si dicono sinceramente ammirati dalla sua forma fisica, oltre che dalla gestione della racchetta: ?A quelli della sua categoria d? paga sempre?, dicono. Lui si produce in un passante lungolinea e spia il cronista con orgoglio. Il maestro applaude: ?Prescievole!?, che starebbe per ?pregevole?. Insomma: eccolo il redivivo, Vittorio Cecchi Gori, candidato alla Camera con il Movimento per le Autonomie e la Lega Nord. A casa, palazzo Borghese di via Fontanella Borghese, ha gi? pronti i manifesti. ?No che non fa impressione?, dice quando li squaderna, commentando il simbolo con Alberto da Giussano, non popolarissimo nella capitale. Il motto - ?Roma per unire? - serve per bilanciare lo storico ?Roma ladrona? che, dice Cecchi Gori, ?non ? grave, ? un po’ come dire “piove governo ladro”, non ? razzista?. Pi? o meno l’attivit? propagandistica del candidato finisce qui: controllare i manifesti e i santini. ?E poi fo anche le interviste?. Che gli servono, ad esempio, per spiegare d’aver conosciuto Raffaele Lombardo, il leader dell’Mpa, in uno studio legale, perch? hanno l’avvocato in comune. ?Bossi l’avevo conosciuto anni fa, quando pensava a pi? centri di produzione cinematografica al Nord. Molto simpatico. Una persona vera. Io, ormai, alla mia et? mi sono abituato a giudicare gli uomini pi? che i simboli?. E la Lega, dice, ? un partito radicato, sincero, genuino, il centro ideale per far dialogare i due poli, ?che a bisticciare cos? non vanno da nessuna parte?. Soprattutto, con la Lega ? certo di potersi battere per nuovi ideali nel campo dell’economia. Allora: di recente il suo amico Fausto Bertinotti ? stato in Cina, ?e mi ha detto che l? non ci sono garanzie sindacali, che i lavoratori sono sfruttati, quattordici ore al giorno per aver di che mangiare. Per? fai cento chilometri, arrivi a Shangai e l? ci sono i palazzoni e i ricchi, e la via di mezzo non c’?. Qual ? la via di mezzo? ?La via di mezzo ? un capitalismo che ci si mette d’accordo e si redistribuisce il reddito?. Per?, lui, lo dice dopo le due ore di tennis. Poco credibile come amico del proletariato. ?No, che c’entra? Io lo fo per terapia. Il medico mi ha detto che per campare a lungo si deve dormire molto e fare sport?. E curare la dieta. Dopo le du’ ore di tennis, a casa, a palazzo Borghese, si ? mangiato un piatto di patate lesse e fagiolini, facendo il conto delle calorie, e sottoponendo al feroce regime alimentare la nuova fidanzata, Mara, naturalmente altissima, bellissima, giovanissima, eccetera. |