12/12/2023 ore: 10:12

Volterra, sui musei c’è accordo: tutti assunti, nessuna riduzione di orario e dei salari

Contenuti associati

L’ intesa tra sindacati e Opera Laboratori giunge alla fine di una lunga trattativa, mesi di tensioni e scioperi che hanno anche inserito la questione sul tavolo istituzionale al Ministero della Cultura: tutti i lavoratori del Polo Museale di Volterra saranno riassunti, mantenendo lo stesso livello salariale e senza alcuna modifica di orario.

 

“Abbiamo raggiunto un accordo – scrivono i rappresentanti sindacali di Filcams Cgil e Fisascat Cisl, firmatari dell’accordo – perché Opera Laboratori assuma tutti i 19 lavoratori occupati nei Musei Civici di Volterra (Museo Guarnacci, Pinacoteca, Palazzo dei Priori, Eco museo Alabastro, il Teatro romano e l’Acropoli etrusca) senza alcuna perdita di ore di lavoro e di salario; le condizioni contrattuali saranno anzi migliorative dal punto di vista salariale, perché sarà applicato il contratto nazionale del commercio. È stato trovato un accordo anche per i lavoratori con contratto part time ciclico verticale, che solitamente interrompono il lavoro a novembre per riprenderlo a marzo, a fronte della richiesta di servizio che permetterà il proseguimento del lavoro durante il periodo invernale”.

 

Un accordo importante, che potrebbe segnare lo spartiacque nelle procedure di cambio appalto per la gestione dei servizi culturali, dove è sempre più cruciale garantire l’applicazione della clausola sociale nei cambi appalto, con la garanzia della continuità occupazione e dell’applicazione della contrattazione collettiva di riferimento.

 

“Con il Ministero e l’Amministrazione comunale – dice Francesca Grassini, che per Filcams Cgil Pisa segue il settore – si è aperto un confronto istituzionale che, speriamo, porterà a definire e garantire nuove regole di fronte ad un cambio di appalto; l’accordo siglato per i Musei di Volterra va in questa direzione, avendo previsto anche l’applicazione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, precedente la riforma introdotta con il Jobs Act, a garanzia di quei lavoratori che si trovano in una posizione già precaria per la natura stessa degli appalti”.

 

L’accordo giunge al termine di un percorso di trattativa lungo e difficile, date le caratteristiche di un capitolato di gara d’appalto che in questi ultimi mesi ha mostrato tutti i propri limiti.  

 

“Attendiamo ora una convocazione del Comune – prosegue Grassini – affinché finalmente si possa discutere sulle problematiche sorte durante questa gara e trarne conclusioni condivise per il futuro, affinché non si ripetano situazioni simili”. Un incontro che l’amministrazione comunale ha già annunciato si svolgerà prima di Natale.

 

In sede di confronto istituzionale rimane ora aperta la spinosa questione della possibile introduzione dell’applicazione AdArte, pensata dal Ministero per la prenotazione e l’acquisto dei biglietti, ma che potrebbe sostituire la biglietteria fisica e i suoi addetti anche nei musei civici.

 

“Terremo alta l’attenzione nelle sedi opportune – conclude la rappresentante sindacale pisana – per evitare che AdArte sia introdotta presso questo polo museale civico ed evitare l’impatto che la sua introduzione avrebbe inevitabilmente sui livelli occupazionali”.