6/4/2022 ore: 16:44

Conad condannata per condotta antisindacale

È successo a Portogruaro, dove l’azienda aveva leso il diritto di sciopero sostituendo i lavoratori in agitazione

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Condotta antisindacale. È quanto ha stabilito la sentenza del tribunale di Pordenone, che ha ordinato alle società SGR Ipermercati del gruppo Conad e Ruembel srl, subentrata nella gestione dell’ipermercato Conad di Portogruaro, ad “astenersi dal reiterare detti comportamenti” e a rifondere alle parti sindacali le spese legali.

Tutto era cominciato con la lettera di trasferimento recapitata il 29 settembre 2021 a 12 dipendenti, con la quale venivano spediti immediatamente, dal 1 ottobre, a lavorare nel negozio di Tavagnacco in provincia di Udine, a 65 chilometri da casa e dal Centro Commerciale Adriatico 2 dove erano impiegati da decenni. Un provvedimento che arrivava in concomitanza con l’avvio della procedura di cessione di ramo d’azienda, con la quale entrava in scena la Ruembel srl.

Nei trasferimenti coatti è stata ravvisata dal giudice la prima condotta irregolare, poiché il provvedimento era stato preso “senza la preventiva attivazione della procedura di cui all’art. 47 l. n° 428/90 finalizzata alle necessarie consultazioni con la OO.SS”. 

Dopo un paio di giorni è arrivata la seconda. Il 2 ottobre quasi tutti gli addetti dell’ipermercato, 95 su 106, hanno scioperato per protestare contro i trasferimenti e l’azienda ha raccolto quanti più lavoratori ha potuto da Tavagnacco e da altri punti vendita per sostituire quelli che si erano astenuti dal lavoro ed evitare la chiusura del negozio.

Filcams Cgil E Uiltucs si sono appellati all’art. 28, che definisce la condotta antisindacale qualora il comportamento della parte datoriale sia atto “ad impedire o limitare l’esercizio della libertà sindacale nonché del diritto di sciopero” e il tribunale ha dato loro ragione.

“Finalmente è stata fatta giustizia – ha commentato Boris Brichese, Filcams Cgil Venezia – la sentenza conferma che ci sono normative che devono essere rispettate, e Conad non lo ha fatto”.

La storia del punto vendita di Portogruaro è stata travagliata dopo il passaggio da Carrefour a Conad, nel 2019: soltanto un anno dopo l’acquisizione l’azienda ha chiesto l’applicazione dell’art. 14 per l’uscita dei lavoratori su base volontaria, senza una comunicazione ufficiale di esubero del personale, e continuando poi a sottrarsi al confronto con i sindacati che chiedevano di discutere dello stato del punto vendita e dell’organizzazione del lavoro. Fino all’invio delle lettere di trasferimento, che hanno raggiunto lo scopo maldestramente affidato a quelle comunicazioni, costringere i lavoratori a rinunciare e ad accettare la risoluzione del contratto.

Una vicenda che riassume in un compendio negativo le modalità gestionali messe in atto in diverse occasioni da Conad nella galassia di acquisizioni e cessioni che hanno caratterizzato il suo operato negli ultimi anni, passaggi che hanno visto spesso tenere in scarsa considerazione il destino di lavoratrici e lavoratori.