23/2/2007 ore: 12:59
Veronafiere, firmato il contratto integrativo
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venerdì 23 febbraio 2007 Economia e Finanza integrativo per 115 dipendenti L’accordo, approvato dall’assemblea del personale dell’ente e dal consiglio di amministrazione, sostituisce il precedente, scaduto il 31 dicembre del 2005; rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2009, regolando i rapporti in azienda sia in termini di istituti contrattuali innovativi o migliorativi rispetto al contratto collettivo di riferimento del commercio (vengono disciplinate in questo modo alcune specifiche esigenze del mondo fieristico), che in termini economici per il premio di risultato. «Si tratta di un contratto con molti contenuti innovativi», ha affermato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, «che accompagnerà l’azienda nel suo percorso di sviluppo, orientando anche i sistemi di relazione in azienda in un’ottica di miglioramento continuo delle performance e dei livelli di servizio». Tra le novità introdotte sono da sottolineare l’attenzione alla crescita dei livelli di servizio e alla qualità dei processi interni, l’accento su una maggiore equità retributiva, fondata sul riconoscimento delle migliori performance e sulla trasparenza di istituti come il trattamento di missione, la nuova reperibilità e la verifica del meccanismo degli scatti di anzianità, resi coerenti con l’evoluzione delle dinamiche di carriera. Per quel che riguarda il premio di risultato, erogato a giugno e oggi legato ad indicatori di marginalità, di internazionalizzazione e di attività del quartiere, viene riconosciuto un incremento, in caso di raggiungimento degli obiettivi aziendali, fino al 20% della base di riferimento, con un’incidenza che può oscillare (per un 4° livello) tra i 33 e i 370 euro in più rispetto al precedente accordo in funzione dei risultati aziendali. È stato inoltre attivato un percorso di confronto per inserire, a partire già dal 2008, nella misurazione dei risultati conseguiti, una serie di nuovi indicatori che analizzano anche il livello dei servizi offerti alla clientela. Sono stati poi introdotti elementi di flessibilità nell’orario di lavoro, valorizzando i comportamenti virtuosi. Si è incentivata la «proattività», cioè il rapporto costruttivo e responsabile del dipendente nei confronti del piano di sviluppo aziendale, e l’autoformazione. |