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Uniglobe vicina a 50 agenzie

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Giovedì 5 Ottobre 2000
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Sarà importato anche il progetto «in House» per il telelavoro Uniglobe vicina a 50 agenzie

MILANO Arrivato in Italia da solo un anno, Uniglobe, il più grosso network di viaggi al mondo con oltre 1.200 punti vendita in franchising in cinque continenti e un fatturato globale di oltre 5mila miliardi di lire, ha già inaugurato nel nostro Paese 37 agenzie per un giro d’affari a regime di cinque miliardi e mezzo e un impiego di 180 addetti. L’obiettivo fissato lo scorso anno di arrivare a 50 filiali in Italia entro il 31 dicembre sarà superato, per arrivare a fine 2001 con almeno 90 agenzie e sicuramente più di cento entro il 2002. I piani di sviluppo prevedono di arrivare a 250 affiliati nel giro di un triennio con un fatturato medio di sette miliardi di lire per agenzia.

La specializzazione principale di Uniglobe è il Business travel plan, pacchetti di servizi e prodotti per le aziende, e il segmento di mercato più interessante per gli affiliati sono le piccole e medie imprese.

Il grosso successo di Uniglobe è confermato dalle 1.700 richieste di affiliazione arrivate da tutta Italia nel primo anno di attività. «È una ulteriore conferma — spiega Sandro Abeille, presidente di Uniglobe Italia — del successo della formula proposta e della voglia d’impresa degli italiani. È importante dire che Uniglobe ha creato nuovi imprenditori se si pensa che dei 37 punti vendita già attivi solo due nascono da conversioni di agenzie già esistenti, mentre i rimanenti sono vere e proprie start-up».

Dei 37 punti vendita già inaugurati, 24 sono al Nord — dei quali 15 in Lombardia —, cinque al Centro e otto al Sud. La fotografia dei nuovi affiliati evidenzia come il 57% dei nuovi imprenditori è costituito da donne, delle quali il 60% ha meno di 40 anni e il 33% è sotto i trenta.

Nei prossimi mesi verrà quotata al Nasdaq Uniglobe.com, la società creata per offrire la vendita di viaggi via Internet e che ha richiesto un investimento di oltre 35 miliardi di lire (si veda «Il Sole-24 Ore» del 20 marzo 2000). La società canadese punta molto sulle nuove tecnologie e sta lanciando negli Stati Uniti un progetto di telelavoro, chiamato Uniglobe in House, che sarà presto importato anche in Italia. «Le nuove tecnologie — spiega Abeille — consentono di raggiungere i centri più piccoli dove non è economicamente conveniente aprire fisicamente una agenzia, ma basta avere un agente Uniglobe che lavora da casa e si sposta dai clienti. Grazie a una postazione collegata alla agenzia Uniglobe più vicina, l’agente potrà servire i clienti con un servizio veloce e di qualità, pari a quello proposto dalle agenzie affiliate».

Luca Vitale