10/1/2006 ore: 11:48
Udine. Parco divertimenti da 130 ettari
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Pagina 17 - Udine Presentato in consiglio il progetto di “Myriapora” All’interno saranno costruiti un hotel e una darsena Un milione e 300 mila metri quadri di campagna elaborati e trasformati dal computer per rendere, attraverso un filmato di una decina di minuti, l’idea di quello che sarà Myriapora, un progetto che permetterà un’attività turistica annuale per la prima volta in questa zona dell’Alto Adriatico. Il verde e i corsi d’acqua sono predominanti all’interno di un insediamento che si divide in quattro porzioni: uno spazio ricettivo con alberghi, case vacanza e residenze turistiche che si articoleranno lungo un canale parallelo alla Litoranea veneta, dal quale si entrerà in laguna da Aprilia Marittima o nella Litoranea e quindi nel Tagliamento, punti di attracco per il traghetto di risalita del fiume e una darsena da 200 posti per barche al massimo di 10 metri con un approdo riservato solo ai residenti. Un’area di confort immaginata all’interno di un’isoletta con un hotel da 250 stanze di alta qualità, caratterizzato da un centro benessere che sfrutti l’acqua calda della quale è particolarmente ricca la zona a sud di Latisana, una zona per attività al servizio dell’area e di commercio di piccole e medie dimensioni e poi 35 ettari di parco con attrazioni divise per età e per interessi, una ricostruzione in miniatura del Veneto con le famose ville venete, un planetario, un’arena coperta e una scoperta, un’area parcheggi da 6 mila posti auto. Un complesso che nell’insieme sarà più grande di Gardaland, percorribile all’interno a bordo di una seggiovia al posto del classico trenino. L’accesso al parco avverrà da via Volton che nel progetto viene ampliata e ristrutturata per rispondere alle necessità dell’intervento. Nel complesso solo il 10% dell’intera Myriapora sarà destinata alla ricettività e decisamente bassa è anche la percentuale edificata. Grande qualità è la parola d’ordine che accompagna l’intero progetto secondo l’investitore e i suoi progettisti, in grado comunque di immettere sul mercato qualcosa come 1.300 posti di lavoro fra i fissi e gli operatori stagionali, di portare un indotto annuo quantificato in 200 milioni di euro e nelle casse del comune qualcosa circa 1 milione e 800 mila euro di Ici, esattamente quanto in questo momento il comune percepisce dall’intero territorio, capoluogo e frazioni. In sala per assistere alla presentazione anche alcuni amministratori del comune di Lignano, dove per altro la famiglia Coin ha già realizzato il campo da golf. Paola Mauro |