Roscioli di Federalberghi "Occasione da non perdere"
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Pezzotti (Cgil) dice no all´intesa "Si va avanti solo improvvisando"
Negli hotel per quella data le stanze sono già tutte prenotate
Esiste un protocollo e va rispettato È ora di dire basta alle eccezioni
Roma - «Le stanze degli hotel sono già tutte prenotate. Per la beatificazione di Giovanni Paolo II ci sarà il pienone. Perciò, trovo giusto che i negozi in un giorno così restino aperti». Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi appoggia in pieno la richiesta di Cesare Pambianchi e Antonella De Giusti di festeggiare l´evento lasciando ai titolari degli esercizi commerciali di restare aperti.
Per chi ha una piccola impresa però può essere un problema. I sindacati sono contrari.
«Certo, capisco. Ma Roma deve essere all´altezza delle altre grandi metropoli. E in altre capitali, con una giornata del genere, nessuno si sognerebbe di tenere le saracinesche abbassate. E un´occasione da non perdere».
Per chi? Non certo per le commesse.
«Per il commercio in genere. Ciò che spenderanno i turisti è il valore aggiunto».
(al.pa.) «Anche il primo maggio? No Grazie. Siamo assolutamente contrari. Nel 2002 abbiamo aggiornato un protocollo che disciplina le aperture domenicali e infrasettimanali e la festa dei lavoratori non è inclusa». Nessun tentennamento, dunque, per Vittorio Pezzotti, segretario regionale Filcams Cgil.
Ma questa volta c´è la beatificazione di Giovanni Paolo II, non le sembra un motivo valido per fare un´eccezione?
«Ogni volta le associazioni trovano delle motivazioni... e il risultato è che sulle aperture si va avanti a botte di deroghe e improvvisazioni».
Per i commercianti può essere una giornata importante per fare cassa.
«Il 93 % delle attività romane ha meno di 5 dipendenti, farli lavorare il 1°maggio crea solo problemi. Specie alle commesse costrette a lasciare i figli a casa e pagare le baby sitter. Spesso più di quanto guadagnano loro».