Prato. Al lavoro personale da fuori provincia
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giovedì 22 novembre 2007
Pagina 3 - Prato
Sciopero del commercio: i sindacati accusano le aziende di comportamento antisindacale
Al lavoro personale da fuori provincia
PRATO. Accuse di comportamento antisindacale da parte dei sindacati dei lavoratori del commercio (Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil) nei confronti di alcuni supermercati pratesi in occasione dello sciopero di sabato scorso. «Diverse aziende nella provincia di Prato hanno sostituito i lavoratori con personale proveniente da altri territori» denunciano i sindacati. «Tenuto conto, in occasione degli scioperi, della disparità di condizioni tra i lavoratori e le direzioni aziendali nel settore commercio - continuano i sindacati - in quanto le aziende, anche se la maggioranza del personale aderisce allo sciopero, tengono aperto ugualmente il negozio con poco personale alle casse, le organizzazioni sindacali sono molto soddisfatte della riuscita dello sciopero proclamato il 16 e 17 novembre scorso. Allo sciopero hanno aderito dipendenti di diverse azienda, sia della grande e media distribuzione sia del terziario».
A guastare l’umore dei sindacalisti l’atteggiamento tenuto «al supermercato Pam di Poggio a Caiano dove l’azienda ha sostituito gli scioperanti con personale proveniente da Siena e da Sansepolcro o nei supermercati Pam di prato dove il personale di 4º livello è stato sostituito con personale di livello superiore, adibendo questi ultimi a mansioni inferiori. Al punto vendita di via Pistoiese è stato segnalato che ha operato al reparto casse addirittura un dirigente di area». Situazioni analoghe. è stato riferito ai sindacati, si sono registrate alla Penny Market, dove nei negozi sono arrivati decine di “colleghi” da La Spezia, Follonica, Livorno, Aulla, al Marco Polo Expert e alla Unieuro.
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