24/1/2003 ore: 11:47
Nel mondo180 milioni di disoccupati
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24 gennaio 2003
Allarme dell’Ilo: sono 20 milioni in più di un anno fa.
Nell’ Unione europea sono 11,7
Nel mondo180 milioni di disoccupati
MILANO. L’Ilo, l’Organizzazione internazionale
del lavoro con sede a Ginevra, lancia
l’allarme mondiale occupazione. A fine
2002 i disoccupati hanno raggiunto la cifra
di 180 milioni, con una crescita di 20
milioni rispetto all’inizio del 2001.
Nel suo ultimo rapporto sulle tendenze
dell'occupazione, l’Ilo rileva che il numero
di lavoratori che vivono con un dollaro
o meno al giorno è tornato nel 2002 a
550 milioni, livello considerato record nel
1998.
«Due anni di recessione economica - si
legge nel rapporto - hanno prodotto un
deterioramento della situazione economica
globale». Inoltre «con prospettive incerte
per la ripresa economica un ritorno
all'occupazione è improbabile nel 2003».
Secondo le previsioni dell'Ilo nel 2002
la crescita economica mondiale è stata del
2,8% e salirà al 3,7% nel 2003. Nei paesi
industrializzati questa passa dall',1,7% nel
2002 alla previsione di un 2,5%.
Le prospettive mondiali dell'occupa-
zione, sottolinea il rapporto, fanno ora
conto soprattutto sull'Asia che entro il
2010 assorbirà il 60% del lavoro mondiale
con la Cina che da sola darà occupazione
a circa un quarto della popolazione.
«Una forte recessione - ha ammonito
il direttore generale dell'Ilo, Juan Somavia
- potrebbe avere gravi conseguenze per la
stabilità politiche e sociali di vaste regioni».
Inoltre sarà necessario, nei prossimi
10 anni, creare almeno un miliardo di nuovi
posti di lavoro per raggiungere gli obiettivi
di assorbire i nuovi arrivi del mercato
del lavoro ma soprattutto per contribuire
ad alleviare la povertà del mondo, mantenendo
fede all'obiettivo dell'Onu di dimezzare
il numero dei meno abbienti entro il
2015.
La situazione di rallentamento dell’econonomia,
dati alla mano, ha fatto danni
soprattutto in America Latina e nei Caraibi,
dove il tasso di disoccupazione lo
scorso anno ha sfiorato il 10%. In Medio
Oriente e Nord Africa i senza lavoro sono
scesi, pur restando ai livelli limite del 18%
dal 18,9% del 2001. In Africa subsahariana
il tasso è salito al 14,4% mentre nei
paesi industrializzati si è portato al 6,9%
dal precedente 6,4%.
Ma la disoccupazione riprende a salire
anche nei Paesi dell’euro. Lo rileva la Bce
nel bollettino diffuso oggi: se il tasso di
disoccupazione resta all'8,4%, aumenta però
il numero dei disoccupati.
«Il tasso standardizzato di disoccupazione
nell'area dell'euro - scrive la Bce - è
rimasto invariato nel novembre 2002,
all'8,4 per cento della forza lavoro. Tuttavia,
in termini di numero di disoccupati il
risultato cela un incremento mensile di
circa 63mila unità. Dopo diversi mesi di
aumenti più contenuti durante l'estate, la
disoccupazione ha ripreso a salire a un
tasso analogo a quello della prima metà
del 2002. Complessivamente, in novembre
il numero di disoccupati nell'area dell'
euro ha raggiunto 11,7 milioni di unità».