25/1/2011 ore: 8:19

La crisi svuota anche pizzerie e ristoranti

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L´allarme dell´ad di McDonald´s Italia Roberto Masi: "Per il settore calo del 7-8% in due mesi, noi reagiamo con nuovi punti vendita"

MILANO - Negli ultimi due mesi del 2010 c´è stato un vero e proprio crollo dei consumi della ristorazione. Secondo le stime di Roberto Masi, amministratore delegato di McDonald´s Italia, le trattorie, i ristoranti con un prezzo medio inferiore a 40 euro, le pizzerie e il fast-food hanno subito un calo dei ricavi compreso fra il 7% e l´8%. «La frenata è stata brusca - dice - ed ha coinciso con il periodo natalizio. In precedenza, fra gennaio e settembre, avevamo registrato una riduzione moderata dei consumi, pari all´1,2%. Poi la situazione è precipitata». Il numero uno di McDonald´s nel nostro Paese non nasconde il suo allarme «qualora i nostri calcoli fossero confermati dai dati ufficiali». Masi precisa, quindi, che nel 2010 i conti di McDonald´s Italia sono andati bene con una crescita del fatturato dell´8,4%fino a raggiungere i 904 milioni mentre la redditività è stata del nove per cento. In particolare i profitti sono aumenti del 18% sul 2009. a livello mondiale la catena ieri ha annunciato profitti per 1,2 miliardi di dollari nell´ultimo trimestre 2010, in linea con le aspettative.
Eppure, nonostante i risultati positivi anche McDonald´s Italia risente del calo dei consumi. Per la prima volta da parecchi anni a questa parte, infatti, lo scontrino medio del gruppo risulta in calo passando dai 7 euro del 2009 ai 6,90 euro del 2010. Certo, il gruppo è riuscito a ribaltare la situazione da una parte grazie all´apertura di nuovi ristoranti. E dall´altra attirando nuova clientela. Da un anno all´altra, infatti, il numero dei ticket emessi nei 400 ristoranti italiani della società è aumentato di 10 milioni, pari a circa 20 milioni di clienti in più. Lo stesso Masi, però, ha riconosciuto che «oggi anche i nostri clienti sono più attenti del passato». Insomma, sembra proprio che gli italiani, dopo aver ridotto le loro visite ai supermercati abbiano deciso di disertare anche i ristoranti. Certo, non tutti i comparti della ristorazione reagiscono allo stesso modo. Fra gennaio e settembre del 2010 (prima che si registrasse lo «scivolone di fine anno») la ristorazione etnica, rappresentata soprattutto dai ristoranti cinesi e indiani e dai kebab era cresciuta del 2,7%. Mentre la nicchia dei "burger", coperta per il 75% proprio da McDonald´s aveva aumentato le vendite del 7,3%. Non c´è dubbio, però, che anche questi due comparti hanno rallentato il passo. Riguardo al futuro è difficile fare delle previsioni. Il budget di McDonald´s per il 2011 punta su una crescita del 10% raggiungendo così un miliardo di euro di fatturato. Ma a fare la parte del leone saranno soprattutto le nuove aperture.

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