29/10/2015 ore: 8:58

Eataly lancia il suo welfare

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Commercio. Siglato il primo integrativo che riguarda i 1.890 lavoratori della catena che vende cibo di qualità Eataly lancia suo welfare Bonus per la nascita dei figli e il matrimonio e permessi per l`inserimento al nido Una catena commerciale che vende cibo di alta qualità, ha progetti di espansione molto ambiziosi e ha iniziato un percorso per la quotazione può occuparsi anche del benessere dei suoi giovani dipendenti? E magari anche dei loro figli piccoli? L`accordo raggiunto ieri da Eataly e dai sindacati di categoria - Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs - fa dire di sì e fa anche dire che è molto di più di una questione di smalto, perché l`accordo arriva tra gli scaffali e dietro i banconi e cerca di agevolare la vita aziendale, ma anche quella privata. C`è molto welfare nel primo integrativo di Eataly e lo si vede a cominciare da quel buono di 300 euro per la nascita di ogni figlio o da quello di 200 euro per il matrimonio, per non dire dell`introduzione di 16 ore di permesso retribuito per l`inserimento dei bambini all`asilo nido. E poi l`aspettativa non retribuita della durata massima di 12 mesi al termine del congedo parentale. Tutto con un approccio laico, come dimostra la decisione di estendere i diritti degli addetti che contraggono matrimonio alle coppie di fatto eterosessuali ed omosessuali, inclusi i permessi per assistenza in caso di gravi motivi e decesso. È stato inoltre previsto un budget pari a 300 mila euro per tutta la durata del contratto per iniziative inerenti il benessere e i bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori ascoltando le loro voci. Classificazione del personale, orario e organizzazione di lavoro, diritto allo studio, salute e sicurezza e appalti, sono alcuni dei capitoli più importanti del testo siglato. Ma ce n`è anche uno che riguarda la malattia che prevede che i primi 3 giorni siano a totale carico azienda, fermo restando l`obbligo di certificazione. E uno che riguarda i pasti e gli sconti che prevede, tra l`altro un pasto gratuito a turno e una consumazione bar al giorno. Tecnicamente l`intesa è stata trovata in un tempo ragionevolmente lungo - io mesi -, considerato che si tratta del primo integrativo di un gruppo molto giovane, anche da lpunto di vista delle relazioni sindacali, e sarà valida dal i° novembre 2015 al 3o ottobre 2018. L`amministratore delegato, Francesco Farinetti, esprime molta soddisfazione «per lo spirito proattivo che ha contraddistinto questi 10 mesi di incontri. Abbiamo trovato al tavolo della trattativa interlocutori che hanno condiviso dal primo istante la filosofia di Eataly che mette al centro gli oltre 1.800 ragazze e ragazzi che ogni giorno si impegnano con orgoglio per portare il meglio delle eccellenze agroalimentari italiane sulle tavole dei nostri affezionati clienti. È un passaggio importante per un`azienda giovane come Eataly, una tappa di crescita e di impegno per guardare allo sviluppo di Eataly con la volontà congiunta di costruire il futuro insieme». Una nota sindacale spiega che l`intesa afferma il valore delle relazioni sindacali «nell`ottica di accrescere i processi di partecipazione delle lavoratrici in forza e futuri, alle strategie di sviluppo, ai valori aziendali, e più in generale all`esperienza formativa del lavoro in azienda». A partire dal 2016, inoltre, verrà istituito un premio di partecipazione legato ad indicatori oggettivi a livello di singolo punto vendita legati a parametri di efficienza, redditività e qualità, mentre se entro il 30 settembre del 2016 non verrà rinnovato il ccnl del turismo le parti si incontreranno per valutare l`erogazione di aumenti. Per Cristian Sesena (Filcams Cgil), si tratta di «un`intesa innovativa, acquisitiva e sfidante, in un periodo difficile per gran parte delle aziende», ma soprattutto, «l`accordo dimostra l`importanza delle relazioni sindacali per le aziende e per ig iovani lavoratori». Elena Vanelli della segreteria sindacale Fisascat aggiunge che «premia l`impegno delle organizzazioni sindacali, dei giovani delegati e la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori». Adesso toccherà a loro esprimersi sui contenuti.