E sulle cooperative l'Economia allenta la presa
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 E sulle cooperative l'Economia allenta la presa G.Ne.
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ROMA - Messo a segno un primo risultato con la conclusione dei lavori sulla riforma dei reati societari, la commissione Vietti si concentrerà sulle altre materie che ancora mancano all'appello. La scorsa settimana è stato messo a punto una sorte di calendario che dovrà condurre entro il prossimo aprile a riempire tutte le caselle ancora mancanti. Già a gennaio partirà il confronto sulle Spa. Prime a essere esaminate saranno le disposizioni in materia di assemblee e patti parasociali. Per ultimi toccherà poi a Srl e norme di procedura civile. Verso metà percorso verrà poi al pettine il nodo delle cooperative che, insieme al penale societario, aveva rappresentato il punto di maggiore attrito tra maggioranza, parti sociali e opposizione. Nelle scorse settimane il ministero dell'Economia, mosso da necessità di cassa, aveva deciso un colpo di acceleratore sulla materia portando in Consiglio dei ministro una bozza di decreto legislativo che non aveva incontrato il consenso di tutti i rappresentanti dell'Esecutivo ed era stata per il momento accantonata. Si trattava di un intervento che, a giudizio delle centrali cooperative, era fortemente penalizzante per tutto il mondo mutualistico e avrebbe fatto correre il rischio di una ricomprensione nella categoria dei soggetti costituzionalmente riconosciuti solo di un esiguo numero degli attuali protagonisti della cooperazione. Di qui l'avvio di un confronto con le parti sociali. Che non è però ufficialmente andato oltre il primo faccia a faccia tra il ministro Tremonti e i rappresentanti delle centrali cooperative. Oggi lo scenario sembra essere cambiato e la fretta dell'Economia venuta meno. Al punto che la commissione Vietti dovrebbe procedere per un intervento a 360 gradi senza che i lavori vengano pregiudicati da una mossa anticipatrice dell'Economia che dovrebbe aver provveduto altrimenti alle necessità di rastrellamento di gettito già a partire dall'anno prossimo. E a ulteriore conferma della caduta di ogni ostacolo a un intervento di riforma complessiva del profilo giuridico dell'intera cooperazione è venuta la notizia che ieri è stata prorogata la delega, inserita nella legge 142/2001 sul socio lavoratore nelle cooperative e mai esercitata dal Governo, per una revisione dell'intero sistema di controllo e vigilanza: lo slittamento è stato deciso nell'ambito del decreto legge sulla proroga di termini ora all'esame della commissione Affari costituzionali del Senato. In questi termini resterebbero ancora alcune settimane per trovare una soluzione che non si esaurisca nell'immediato e dia più fiato alle preoccupazioni di soggetti come Legacoop e Confcooperative che avevano più volte sottolineato l'impossibilità di procedere in breve tempo a una drastica risistemazione dell'intero assetto normativo. Mercoledí 12 Dicembre 2001
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