Calata la disoccupazione? Molti non cercano più lavoro
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mercoled? 19 aprile 2006
Pagina 35 - Economia
Nel 2005 il tasso ? sceso al 7,7%
Calata la disoccupazione? Molti non cercano pi? lavoro
Antonella Baccaro
ROMA - L’Italia del lavoro nel 2005 ha numeri da record: a Reggio Emilia otto uomini su dieci, tra i 15 e i 64 anni, hanno un’occupazione. Poi c’? l’altro Paese, quello che il lavoro ha persino smesso di cercarlo. Cos?, a Foggia, possono vantare un impiego solo due donne su dieci. La media nazionale d? un tasso d’occupazione pari a circa sei su dieci (57,5%), invariato rispetto all’anno precedente. Mentre il tasso di disoccupazione registra un calo dall’8% del 2004 al 7,7%, un dato dovuto ?in misura considerevole? alle regolarizzazioni degli immigrati, effettuate nel 2002, ma certificate dall’anagrafe soltanto lo scorso anno. Nella media il numero di persone a caccia di un posto ? calato di 72 mila unit?. A colpire sono i dati del Meridione che registra un tasso di disoccupazione ?superiore di tre volte? a quello del Centro-Nord. La Sicilia con il 16,2% e la Campania con il 14,9%, presentano quello pi? elevato sia per la componente maschile che per quella femminile. Nello stesso bacino territoriale l’aumento degli inattivi preoccupa di pi? perch? dovuto per il 47,6% ai giovani fino ai 34 anni. Tra le province del Sud sono Enna, Caltanissetta e Palermo le ?maglie nere? con una percentuale di disoccupati superiore al 19%. Palermo e ?Napoli rimangono le due grandi province in emergenza nonostante l’indicatore sia calato rispettivamente dal 20,3% al 19,2% e dal 18,9% al 17,1%.
Per contro, tutte le grandi province del Centro-Nord presentano tassi di occupazione superiori al dato nazionale. Bologna conserva la prima posizione (69,4%), cala Genova (61,2%), crescono Torino (62,9%) e Verona (65,1%). La classifica delle province vede ai primi tre posti altrettante localit? dell’Emilia Romagna: oltre a Bologna, terza, ci sono Reggio Emilia, prima, e Modena, seconda.
?? del tutto evidente - commenta Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil - che occorre cambiare passo e strategie, scommettendo su uno sviluppo di qualit? del sistema imprenditoriale e cambiando in maniera radicale le norme sul mercato del lavoro?. Al contrario il sottosegretario al Welfare, Maurizio Sacconi, ritiene che sia necessario ?accelerare i processi di riforma del lavoro (legge Biagi ndr ) a partire dalla Borsa e dai servizi privati e pubblici per l'impiego?. E proprio per difendere la Biagi il centro-destra, ha annunciato Sacconi, ?? pronto a fare una battaglia in Parlamento? perch? ?la riforma del mercato del lavoro ? una bandiera?.
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