1/2/2001 ore: 10:08

Bulgari: nuovi negozi e aumenta le vendite

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Giovedì 1 Febbraio 2001
finanza & mercati
---pag---33


Crescita del 40% nonostante un rallentamento a fine anno.
Previsto +20% nel 2001.
Bulgari aumenta le vendite 2000

ROMA Bulgari archivia il 2000 con ricavi consolidati di 680 milioni di euro, pari a 1.316 miliardi di lire, con un aumento del 40% rispetto al ’99 (+29% a cambi omogenei). Un risultato che sembra contrastare con l’andamento del titolo in Borsa, non particolarmente brillante negli ultimi tempi, soprattutto sulle attese dei dati del quarto trimestre: ieri Bulgari ha chiuso con un rialzo dell’1,79% a 13,017 euro, mentre il target price assegnato da Morgan Stanley Dean Witter continua a essere 17,3 euro con rating outperform (ovvero andrà meglio del mercato).

«È in generale il settore dei beni di lusso a incontrare difficoltà sui listini — dice al Sole-24 Ore Francesco Trapani, amministratore delegato del gioielliere romano — ma i nostri numeri sono eccellenti: è stato un altro anno di crescita record. L’ultimo trimestre del 2000 è stato comunque caratterizzato da una fortissima crescita, nell’ordine del 30%, pur meno consistente rispetto ai mesi precedenti». Nei primi nove mesi dell’anno scorso, infatti, l’incremento del fatturato si era attestato al 47 per cento. «Ci attendevamo — prosegue Trapani — un rallentamento della crescita — in particolare negli Stati Uniti, dove le vendite natalizie sono state fiacche un po’ per tutti — ma dove nelle prime tre settimane di gennaio Bulgari ha messo a segno una crescita a doppia cifra».

Per l’anno appena iniziato gli analisti si attendono un incremento del 20% sia del fatturato sia dei profitti. «Ritengo che sia un obiettivo molto aggressivo ma realistico — aggiunge l’amministratore delegato di Bulgari — visto che al momento non ci sono sul tavolo ostacoli che ci impediscano un simile incremento».

Più in dettaglio, nel 2000 i gioielli sono aumentati del 45% a oltre 225 milioni di euro, gli orologi del 40% a oltre 307 milioni, i profumi del 25% a oltre 100 milioni e gli accessori del 50% a oltre 46 milioni. Tra le aree geografiche, il fatturato è aumentato del 55% in Estremo Oriente, del 40% in Italia e Medio Oriente, del 35% in Giappone e nel resto d’Europa e del 30% in America.

«Nonostante le condizioni economiche generali si prospettino nel 2001 meno favorevoli rispetto a quelle dell’anno scorso — puntualizza Trapani — il nostro gruppo può contare su un portafoglio prodotti diversificato e su una rete distributiva geograficamente ben bilanciata». L’anno scorso sono stati aperti altri 12 negozi con l’insegna Bulgari: il conto è arrivato a 99 boutique, di cui 72 di proprietà. Ed è proseguita l’espansione nel canale travel retail (duty e navi) con 27 punti vendita, 19 in più dell’anno precedente, mentre dal punto di vista indiretto i concessionari degli orologi sono 600 (quasi la metà distribuisce anche gioielli) e oltre 10mila i negozi che vendono il profumo realizzato in joint venture con Ferragamo.

All’orizzonte di Bulgari, comunque, non c’è la crescita per linee esterne. «Non sono in programma acquisizioni», taglia corto Trapani. Che intanto attende la chiusura della raccolta fondi di Opera, società lussemburghese promossa dal gioielliere romano per la valorizzazione delle aziende dell’Italian style. L’obiettivo dei 250 milioni di euro di raccolta, inizialmente annunciato per fine novembre, è ora fissato a fine febbraio.

---firma---P.B.

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