Arriva la «488» sul commercio
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Martedì 30 Gennaio 2001 italia - economia ---pag---12 Firmata la circolare e decreto in vista Arriva la «488» sul commercio
MILANO Il ministero dell’Industria accelera sul decollo della legge 488 per il commercio dopo l’allungamento dei tempi verificatosi alla fine del 2000. Enrico Letta ha firmato venerdì la circolare indirizzata a banche e associazioni di imprese, per definire i criteri applicativi di un meccanismo che verrà applicato per la prima volta quest’anno al settore commerciale.
Nei prossimi giorni, visto che il testo è già pronto, il ministro dovrebbe firmare anche il decreto che fissa i termini del bando di gara. Le Regioni a loro volta hanno tempo fino a fine febbraio per definire i provvedimenti di propria competenza (prima quindi della chiusura del bando) e indicare le priorità all’interno del programma della 488. In definitiva siamo alla stretta finale e il decollo della 488 per il commercio dovrebbe, se non ci sono ulteriori intoppi, svilupparsi nell’arco dei prossimi 3-4 mesi. La dotazione iniziale si aggira sui 450 miliardi, ai quali dovrebbero aggiungersi i fondi che le Regioni decideranno di impiegare nell’ambito della dotazione di risorse comunitarie e fondi aggiuntivi derivanti da risparmi su altri capitoli.
La circolare esplicativa sulla concessione ed erogazione delle risorse — sottolinea Giuseppe Incardona, responsabile dell’ufficio per la 488 al ministero dell’Industria — rappresenta dunque un tassello importante nell’iter di applicazione del nuovo meccanismo di incentivazione e sarà disponibile sul sito Internet del dicastero (www.minindustria.it).
L’obiettivo dichiarato è di sostenere il consolidamento del settore distributivo nelle aree depresse accogliendo progetti mirati per le realtà di maggiori dimensioni. Per quanto riguarda le realtà minori, Incardona sottolinea l’obiettivo di promuovere le alleanze tra le imprese. Al riguardo si sottolinea però l’esclusione dei progetti per centri commerciali come tali, mentre un rilievo ad hoc viene riservato per l’inserimento di realtà commerciali minori all’interno di strutture di vendita di ampie dimensioni. È esplicitamente previsto un punteggio premiante per progetti che abbiano come risultato l’accorpamento tra imprese. Il valore degli indicatori (capitale investito, nuovi occupati, valore dell’agevolazione massima, punteggio del piano in base alle priorità regionali) sarà incrementato del 5% se l’impresa aderisce ai sistemi di gestione ambientale (regolamento Emas) o alla norma Iso 14001, e se il piano riguarda l’accorpamento di più esercizi commerciali esistenti.
Un ruolo chiave al riguardo verrà dunque svolto dalle associazioni di settore e dai gruppi associativi tra imprese minori.
Numerosi in definitiva i soggetti beneficiari degli aiuti. Piccole, medie e grandi strutture di vendita al dettaglio e all’ingrosso, società di vendita per corrispondenza e via Internet, centri di assistenza tecnica; aiuti anche per la gestione dei centri commerciali e per gli intermediari del commercio. Sono ammesse anche diverse attività (informatica, contabilità, studi di mercato, consulenza e pubblicità) solo se effettuate da strutture operative dell’associazionismo economico tra imprese commerciali.
---firma---Vincenzo Chierchia
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