1/12/2006 ore: 11:26
"Soldi" Sempre più d'oro i manager italiani
Contenuti associati
Pagina 42 - Economia/Imprese & Mercati Sempre pi? d'oro i manager italiani d?affari americani bonus pari al doppio del Pil dell?Islanda Emolumenti in volo anche negli Usa: per i Ceo di Wall Street 13,5 milioni l?anno di media Dopo il boom delle stock option, in banca raddoppiano i guadagni Anche i vertici delle aziende pubbliche hanno preso parte alla "cuccagna" Il boom in banca. Il mondo della finanza ? l?esempio pi? eclatante del fenomeno. In Italia quasi tutti gli ad bancari hanno pi? che raddoppiato la loro busta paga in tre anni. Una bella soddisfazione che per molti si ? sommata alle plusvalenze (in qualche caso di decine di milioni) incassate con le stock option. Questo Eldorado – tra l?altro – non conosce confini: un dipendente (non un manager) di una finanziaria di Wall Street guadagna in media 289mila dollari l?anno, cinque volte pi? della media degli altri lavoratori di New York. Le grandi banche d?affari pagheranno ai top-manager il prossimo Natale bonus per 36 miliardi, il doppio del Pil dell?Islanda. L?anomalia pubblica. L?Oscar della generosit? retributiva – fino all?intervento del governo Prodi – toccava per? allo Stato. Tanto che la Procura di Roma ha aperto un dossier sul caso "Stipendiopoli". Paolo Scaroni – per rimanere in area Piazza Affari – ? uscito dall?Enel con una busta paga (comprensiva di buonentrata e stock option varie) di oltre 10 milioni. Ma anche togliendo le voci straordinarie, in tre anni i suoi compensi sono cresciuti del 50%. Bene (11 milioni) ? andata anche a Vittorio Mincato, ex ad dell?Eni mentre Pierfrancesco Guarguaglini (Finmeccanica) ha pi? che raddoppiato i suoi emolumenti dal 2002. Un record europeo. Il boom degli anni scorsi ha regalato all?Italia anche un ruolo da protagonista nella Champion?s League degli stipendi. La performance azionaria non proprio brillantissima di Telecom Italia, ad esempio, non ha impedito a Marco Tronchetti Provera di regalarsi un aumento del 76% dei compensi a quota 5,2 milioni l?anno. Pi? del numero uno di Vodafone Aurun Sarin e il doppio di Kai Uwe Ricke di Deutsche Telekom. L?ad di Generali Giovanni Perissinotto con un bel colpo di reni retributivo (+138% a 3,22 milioni) ha staccato di quasi un milione Michael Dickmann, suo omologo in Allianz. Un po? di terreno l?ha recuperato anche Piersilvio Berlusconi: tre anni fa guadagnava 350mila euro l?anno. Poi si ? guardato attorno, ha capito l?antifona e si ? adeguato: nel 2005 il suo 740 ? salito a due milioni di euro. Inarrivabili Usa. In Europa, insomma, il Belpaese si batte bene. Il Mondiale, per?, resta ancora un sogno. Gli ad delle 500 maggiori aziende di Wall Street hanno incassato in media nel 2005 oltre 13,5 milioni di dollari. Certo l?economia americana negli ultimi anni ha fatto boom. Ma il boom non ? stato uguale per tutti. La busta paga di un amministratore delegato Usa nel 1990 era pari a 107 volte quella dei suoi dipendenti. Oggi la forbice si ? moltiplicata per quattro: per arrivare a un compenso da ad occorre sommare lo stipendio di 411 impiegati e operai. |