4/1/2007 ore: 11:18
"Mondo" Maxi-flessibilità alla Wal-Mart
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Pagina 35 - Economia Un computer stabilirà gli orari di lavoro dei dipendenti che così avranno meno certezze turni in base al numero dei clienti commerciale al mondo con 6.400 punti vendita Il sistema introdotto dalla Wal-Mart, che è simile a quello sperimentato da altre catene come Payless ShoeSource o RadioShack, si basa su modelli computerizzati messi a punto dalla società Kronos. L´input di partenza è costituito dai dati sulle compravendite e sulla presenza dei clienti nei negozi, che vengono registrati per 7 settimane a intervalli di 15 minuti e poi paragonati alle cifre dell´anno precedente. Il modello consente poi di programmare gli orari degli impiegati in modo che ci sia un rapporto efficientissimo tra numero di commessi e attività commerciale. Ad esempio, può suggerire una scarsa presenza di dipendenti all´apertura dei supermercati, quando i clienti sono pochi, con un incremento verso l´ora di pranzo, poi una flessione nel primo pomeriggio e una ripresa verso sera quando la gente esce dal lavoro. Per centinaia di migliaia di "associates", cioè di soci, come la Wal-Mart chiama con un certo eufemismo i suoi dipendenti, l´escalation della flessibilità rischia di tradursi in un inferno. Invece di lavorare per 8 ore per tre giorni alla settimana – come è già il caso per molti di loro – potrebbero essere costretti a timbrare il cartellino sei volte alla settimana per sole 4 ore: a volte di giorno, a volte di notte. L´imprevedibilità dei turni renderà più difficile l´organizzazione domestica: quando assumere una baby-sitter? Come gestire una improvvisa richiesta di recarsi al lavoro? «Non c´è dubbio che il sistema determinerà una irregolarità delle prestazioni», ammette Kenneth Dalto, un consulente di problemi del lavoro interpellato dal Wall Street Journal. «Ma il punto-chiave è proprio questo: invece di rappresentare un costo fisso, i lavoratori diventano un costo variabile. E per loro non è certo un vantaggio». I dipendenti della Wal-mart lo hanno subito capito, i sindacati hanno criticato i cambiamenti, Paul Blank, che da anni guida una campagna contro gli atteggiamenti anti-sindacali del colosso dell´Arkansas, parla di «conseguenze devastanti». Ma ormai la "ottimizzazione degli orari di lavoro" fa già parte del lessico del neo-capitalismo Usa. |