21/11/2006 ore: 12:07

"Lavoro" Damiano: «Decisi a ristabilire la legalità»

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    marted?, 21 novembre 2006


    Pagina 12 - Cronaca
      L?INTERVISTA

      Il ministro Damiano: negli ultimi anni lanciati troppi segnali che hanno portato alla mancanza di regole

      ?Decisi a ristabilire la legalit?
      l?era del permissivismo ? finita?
        esercito di invisibili
        In Italia ci sono quattro
        milioni di lavoratori
        in nero. Battere il
        sommerso significa anche
        aumentare la sicurezza
        controlli a sorpresa
        Abbiamo ottenuto sessanta
        nuovi ispettori e presto ne
        arriveranno altri cento.
        Faranno controlli anche il sabato

        ROMA - I numeri delle morti bianche li conosce bene. ?Sono drammatici?, dice il ministro del Lavoro Cesare Damiano mentre raccoglie i suoi appunti sulla scrivania. Sta per presentare alla stampa il rapporto sull?attivit? ispettiva del suo ministero nei cantieri, riguarda dati e grafici, d? subito una cifra paurosa: ?Sa quanti sono i lavoratori in nero nel nostro Paese? Quattro milioni. Producono il 18 per cento del Pil. Battere il lavoro nero significa aumentare la sicurezza di tutti, significa riportare la legalit?. Ex sindacalista della Fiom Cgil a Torino negli Anni Settanta e Ottanta, responsabile del dipartimento Lavoro dei Ds poi, il ministro parla della strage dei lavoratori che si consuma giorno dopo giorno in Italia e di cosa sta facendo il ministro del Lavoro per fermarla.

        Perch? ? tanto facile morire nei campi, nei cantieri, nelle nostre fabbriche?
          ?Negli ultimi anni si sono lanciati troppi segnali che hanno portato ad un eccesso di permissivit? e di mancanza di regole, quasi che lo sfuggire alle regole fosse diventato un ingrediente del successo. Ma credo che un?epoca si sia chiusa e se ne sia aperta un?altra dove le regole, tutte le regole, devono essere rispettate. Sulla sicurezza del lavoro noi abbiamo un disegno, io non voglio affrontare il fenomeno come un?emergenza e in emergenza, dobbiamo intraprendere un?azione legislativa efficace. C?? anche un problema di cultura del lavoro che va rafforzata. Stiamo voltando pagina?.

          Come si sta muovendo concretamente il suo ministero su questo fronte? Cosa farete?
            ?Innanzitutto voglio dire quello che abbiamo gi? fatto. Ancora prima della Finanziaria ho voluto un "pacchetto sicurezza" come emendamento al decreto Bersani. Abbiamo previsto la chiusura e maxi sanzioni per tutti quei cantieri che hanno il 20 per cento di lavoratori al nero. Abbiamo imposto l?obbligo del tesserino di riconoscimento con fotografia a tutti i lavoratori. E anche l?obbligo di comunicare l?assunzione il giorno precedente. Fino ad ora le cose sono andate diversamente. Tant?? che il 12 per cento degli edili morti sul lavoro, risultavano assunti lo stesso giorno del decesso. Una regolarizzazione post mortem?.

            Queste norme nei cantieri sono gi? operative?
              ?S? e verranno estese a tutti i settori di attivit?. Un altro fronte dove siamo intervenuti ? quello degli ispettori del lavoro. Con le misure contenute nella Finanziaria abbiamo adesso 60 nuovi carabinieri, che vanno ad aggiungersi a quelli del nucleo dell?Arma gi? esistente al ministero del Lavoro. E altri 100 ispettori verranno assunti, tutti giovani, tutti motivati. Faranno controlli sul territorio anche il sabato e in orari inconsueti, insomma faranno il loro lavoro al meglio. Sono convinto che solo con un preciso disegno riformatore possiamo affrontare la questione delle morti bianche. L?inizio ? incoraggiante, l?aggressione al lavoro nero sta dando i primi risultati. L?importante ? dare un segnale al paese, un segnale di cambiamento forte?.

              E cosa altro farete nelle prossime settimane?
                ?Riproporr? alcuni emendamenti alla Finanziaria per il pacchetto lavoro. Per il miglioramento delle indennit? di malattia per i lavoratori parasubordinati, per la tutela del danno biologico per i lavoratori invalidi?.

                (a.b.)

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