21/5/2007 ore: 11:14
"Intervista" Epifani: «Rotta di collisione con il governo»
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Pagina 15 - Economia Il segretario Cgil, Guglielmo Epifani: Prodi parla di ricatto? Lo sciopero è un´arma democratica così si rischia lo scontro sociale" ROMA - «Lo sciopero generale del pubblico impiego ormai si farà. È con preoccupazione che vedo il rischio di entrare in rotta di collisione con il governo». Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil, annuncia così la rottura con l´esecutivo di centrosinistra. Ad un anno esatto dall´insediamento del Prodi 2 - dice Epifani - «crescono nel paese la sfiducia, la rassegnazione, la rabbia. C´è un pericoloso sentimento di antipolitica che finisce per essere alimentato anche da una concertazione che va avanti a tentoni». Il governo - avverte il leader sindacale - è davanti ad un bivio: o cambia rotta subito o la tensione sociale salirà. Colpa di Padoa-Schioppa? «Anche. Alcune sue rigidità non aiutano. E con le sue ultime esternazioni sulle pensioni dimostra che scommette sul fallimento del negoziato». Prodi, però, vi ha invitati a non usare lo sciopero come un´arma di ricatto. «Lo sciopero è uno sciopero. Vale per un governo di centrodestra come per un governo di centrosinistra ed è un´estrema forma di pressione pienamente democratica. Il governo e Prodi sanno cosa devono fare per evitarlo. In caso contrario noi non torneremo indietro». Lo strappo sul pubblico impiego, dopo un anno di pace sociale, prelude alla rottura su tutti i fronti? Così non ci sarà nemmeno l´accordo sulle pensioni? È un´accusa grave: il governo non manterrebbe la parola? Per il Tesoro i soldi ci sono ma l´aumento non può essere garantito se si estende la platea dei beneficiari. Insomma sono certi i 3,7 miliardi complessivi, non i 101 euro pro capite. E così? Un pasticcio? Non scenderete sotto i 101 euro? Perché il dialogo tra voi e il governo è diventato così difficile quando Prodi insiste nel richiamare il valore della concertazione? Quali? Di chi è la colpa? La sinistra, dopo la sconfitta in Sicilia, se l´è presa con Padoa-Schioppa. Lei? Il quale ha anche detto che se si toglie lo scalone e non si adeguano i coefficienti salta l´equilibrio del sistema previdenziale. «Appunto. Dire quelle cose su scalone e coefficienti significa scommettere sul fallimento del confronto. In più contraddice il programma elettorale sulla base del quale molta parte del mondo del lavoro ha votato per il centrosinistra. Il programma non è uno stato di necessità, ma è una scelta che si condivide». |